Un totale di 31 opere incompiute per 537.211.456 euro di finanziamenti utilizzati. È il quadro che emerge dal dossier Anbi sulle grandi opere idrauliche iniziate ma non completate in Italia, illustrato oggi a Roma. Servirebbero, stima l'associazione, 620.748.032 euro per ultimarle.
"Queste opere hanno creato un danno enorme al Paese. Dobbiamo avere il coraggio di dire 'le terminiamo o no, non le terminiamo'. Dobbiamo voltare pagina", ha sottolineato il presidente Anbi Francesco Vincenzi.
"L'acqua è un tema centrale, è una risorsa per la vita - ha sottolineato Mauro Grassi della Struttura di Missione #italiasicura - Oggi se noi consideriamo tutte le risorse, dai consorzi di bonifica al servizio idrico, al piano per il dissesto idrogeologico, alle risorse per l'irrigazione e alle risorse per gli invasi, possiamo pensare che ci sono intorno ai 4 mld all'anno di risorse. Io penso che dovremmo arrivare intorno agli 8 mld all'anno per cominciare ad avere sul sistema acqua una risposta credibile". "Intorno a 8 miliardi all'anno, l'Italia in 10-15 anni diventa un Paese moderno e credibile su questo discorso", ha aggiunto.
"E' una crisi idrica o una crisi di infrastrutture idriche? Di infrastrutture idriche. Non possiamo maledire il cielo se non piove, dobbiamo maledire noi stessi perché non abbiamo fatto le opere che servivano. C'è un lavoro enorme da fare", ha sottolineato da parte sua Erasmo D'Angelis, segretario generale Autorità Distretto Tevere.