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Papa Francesco alla Fao: "Rompere accordo su clima è una disgrazia"

16 ottobre 2017 | 13.00
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 - sergei_fish13 - Fotolia
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"Tutti i giorni vediamo le conseguenze dei cambiamenti climatici: grazie alle conoscenze scientifiche, sappiamo come affrontare i problemi e la comunità internazionale ha elaborato anche gli strumenti giuridici necessari, come l'Accordo di Parigi sul clima da cui, per disgrazia, alcuni si stanno purtroppo allontanando". Papa Francesco lancia l'allarme, con un chiaro anche se solo implicito riferimento agli Usa, intervenendo nella sede della Fao a Roma in occasione della 'Giornata mondiale dell'Alimentazione', presenti i ministri dell'Agricoltura dei Paesi del G7.

Per il Pontefice, "riappare la negligenza verso i delicati equilibri degli ecosistemi, la presunzione di manipolare e controllare le risorse limitate del pianeta. Pertanto, è necessario sforzarsi in favore di un consenso concreto e pratico, se si desidera evitare gli effetti più tragici che continueranno a ripercuotersi sulle persone più povere e indifese".

Il Papa afferma che "siamo chiamati a proporre un cambio nello stile di vita, nell'uso delle risorse, nei criteri di produzione e anche nel consumo che per quanto riguarda gli alimenti presenta un aumento delle perdite e degli sprechi. Non possiamo consolarci con il fatto che qualcun altro lo farà... Penso che questi siano i presupposti di qualunque discorso serio sulla sicurezza alimentare, in relazione con il fenomeno delle migrazioni. E' chiaro - ribadisce Francesco - che le guerre e i cambiamenti climatici provocano la fame: evitiamo di presentarla come un male incurabile".

"Il rapporto tra la fame e le migrazioni può essere affrontato solo se si va alla radice del problema. Sono due i principali ostacoli che dobbiamo superare: i conflitti e i cambiamenti climatici". Sottolinea Papa Francesco. "Il diritto internazionale ci indica i mezzi per prevenire i conflitti o risolverli rapidamente, evitando che si prolunghino e producano carestie e la distruzione del tessuto sociale - osserva il Pontefice - Servono buona volontà e dialogo, per bloccare i conflitti; e un impegno totale per un disarmo graduale e sistematico come previsto dalla Carta dell'Onu, così come per rimediare alla piaga funesta del traffico di armi".

Chiede il Papa: "A cosa vale denunciare il fatto che a causa dei conflitti milioni di persone siano vittime della fame e della denutrizione, se non si agisce efficacemente in favore della pace e del disarmo?".

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