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Acqua, Summit Roma: "Diventi centrale in negoziati su clima"

23 ottobre 2017 | 12.50
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Acqua, Summit Roma:

Un invito alla cooperazione transfrontaliera e a raddoppiare, anzi triplicare, gli impegni delle conferenze mondiali sul clima volti a migliorare la gestione della risorsa idrica e l'accesso all'acqua, diritto inalienabile di tutti i popoli. Ma soprattutto, nessun passo indietro rispetto agli accordi sul clima. Il messaggio è univoco e arriva dal summit internazionale 'Acqua e Clima. I grandi fiumi del mondo si incontrano' che per la prima volta chiama a raccolta a Roma i più grandi bacini idrografici del mondo, tra fiumi e laghi (La mappa). E che arriva per bocca del Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, del ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti ed è il contenuto del messaggio che Papa Francesco ha voluto inviare in apertura dei lavori, auspicando che "la minaccia posta dal cambiamento climatico ai nostri fratelli e sorelle dei Paesi più vulnerabili possa trovare risposte tempestive ed efficaci", chiede il Pontefice.

Per il premier Gentiloni, la "responsabilità comune" in tema di clima e ambiente "si traduce nella difesa e nell'attuazione degli accordi di Parigi. Dobbiamo essere consapevoli che" questi accordi "sono importantissimi perché sono stati raggiunti e non bisogna fare passi indietro" e "ci auguriamo che gli amici americani tornino sulle loro decisioni". Stessa linea per il ministro Galletti: "Abbiamo preso atto della nuova posizione americana ma confidiamo che da qui al 2018, primo step di verifica del Paris Agreement, l’Amministrazione degli Stati Uniti operi una correzione di rotta rispetto ad una linea che, oltre a indebolire l’azione globale sui cambiamenti climatici rischia di lasciare Washington indietro nella gara economica e tecnologica per il modello di sviluppo del futuro".

"La sensibilità della società civile e delle grandi imprese statunitensi - sottolinea il ministro Galletti - è più vicina a Parigi che a Trump".

L'acqua e la gestione della risorsa idrica saranno temi centrali nella futura negoziazione sul clima: per questo, il summit internazionale in corso a Roma darà vita a una dichiarazione finale che sarà anche uno dei punti fondamentali della discussione, a Bonn, in occasione della Cop23 di novembre. Un documento che punta a stabilire "buone pratiche di gestione internazionali, comuni a tutti, e soprattutto a far capire alla comunità internazionale quanto oggi sia importante, per raggiungere gli obiettivi degli accordi di Parigi, agire tutti insieme, nello stesso momento, con gli stessi strumenti", sottolinea Galletti.

Il summit 'Acqua e clima. I grandi fiumi del mondo si incontrano', a Roma fino al 25 ottobre, punta infatti a una visione comune in vista della Cop23 di novembre a Bonn e del Forum Mondiale dell'Acqua di Brasilia previsto a marzo 2018.

In non pochi Paesi del mondo l'acqua insufficiente, mal distribuita e di non buona qualità è causa di ineguaglianze, migrazione, malattie e morte. Il destino di questa risorsa è seriamente compromesso per mano dell'uomo, deforestazione, aggressione delle sponde fluviali, sfruttamento improprio del suolo, inondazioni sono cause sempre più frequenti di disastri e tragedie umane il cui prezzo è troppo spesso pagato dalle comunità dei paesi più poveri del mondo.

È richiesta una governance dell'acqua più efficace e partecipata e il bacino fluviale è il luogo che può rappresentare il laboratorio ideale per sperimentare politiche sostenibili.

È proprio nell'ambito dei bacini fluviali che in questi ultimi anni si assiste a una rinnovata consapevolezza dell'esigenza di riportare il fiume e il suo bacino in primo piano sperimentando forme di gestione partecipata dove le 'Comunità di Fiume' costituita da cittadini, agricoltori, pescatori, istituzioni, associazioni e imprenditori condividono strumenti e azioni volti a proteggere la risorsa, assicurare acqua a tutti, sviluppare energia e impresa, preservare ecosistemi e biodiversità.

Per questo il Summit di Roma punta a far riconoscere all'acqua, nei prossimi appuntamenti di Bonn e Brasilia, il ruolo centrale nel dibattito sul clima e nelle scelte che i governi assumeranno. Il summit, promosso in collaborazione con l'Unece ( Commisione economica per l'Europa delle Nazioni Unite), la Rete Internazionale degli Organismi di Bacino, l'Alleance Mondiale pour l'eau e le climat e AquaMadre, con il patrocinio del Presidente della Repubblica, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Fao, Unesco e Parlamento Europeo.

Nella giornata conclusiva del summit, sarà anche presentata l'Alleanza delle imprese italiane che lavorano nel settore idrico, impegnate non solo a fare business ma anche a inserire, nei propri piani industriali, buone pratiche.

Le fontane storiche di Roma si tingono di blu. In occasione del summit, sei tra le più belle fontane di Roma (Fontana di Trevi, Fontana della Dea Roma in Campidoglio, Fontana del Pantheon, Fontana dei Quattro Fiumi di Piazza Navona, Fontana dei Leoni di piazza del Popolo, le Fontane gemelle di Piazza Farnese), grazie ad Acea, saranno illuminate di blu dalle 19 a mezzanotte per rendere partecipi i cittadini dell'importanza dell'incontro che punta a tracciare una strategia per l'acqua, prima vittima dei cambiamenti climatici.

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