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Nel 2013 25mila 'emarginati' in cerca di aiuto negli help center delle stazioni

17 luglio 2014 | 13.24
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Secondo l'Onds sono due le tipologie di persone: il giovane immigrato senza lavoro che dorme per strada e l'italiano in fascia di età più alta, anche sessantenne, che dorme per strada o in strutture di accoglienza o presso amici e che ha problemi o di debiti o sanitari. Una categoria, quest'ultima, in aumento su Roma

Photo: Maurizio Gambarini -ALLIANCE-INFOPHOTO
Photo: Maurizio Gambarini -ALLIANCE-INFOPHOTO

Stazioni ferroviarie come osservatori privilegiati di un crescente disagio sociale che vede aumentare di anno in anno il numero di persone immigrate e cittadini italiani in difficoltà. Nel solo 2013 gli help center delle stazioni ferroviarie italiane hanno registrato oltre 215mila interventi e hanno fornito aiuto a 25mila persone con diversi tipi di emarginazione.

"Di queste 25mila persone, circa la metà, cioè 12mila persone, sono nuovi utenti emarginati, persone che nel 2013 si sono affacciate per la prima volta agli sportelli degli help center", spiega all'Adnkronos Alessandro Radicchi, presidente dell'Onds (Osservatorio nazionale sul disagio e la solidarietà nelle stazioni italiane), a margine della presentazione di oggi del rapporto annuale 2013 promosso da Ferrovie dello Stato Italiane e Anci.

Secondo il rapporto Onds, infatti, nel 2013 ogni ora circa 6 persone si sono presentate agli help center. Ma chi sono le persone che si rivolgono a questi sportelli in cerca di aiuto? "Due le tipologie - spiega Radicchi - il giovane immigrato senza lavoro che dorme per strada e l'italiano in fascia di età più alta, anche sessantenne, che dorme per strada o in strutture di accoglienza o presso amici e che ha problemi o di debiti o sanitari. Una categoria, quest'ultima, in aumento su Roma".

Il 70% delle persone che si rivolgono agli help center delle stazioni è composto da immigrati, di cui il 26% extracomunitari e il 46% comunitari. Le nazionalità più rappresentate sono Tunisia e Romania. Il rapporto ha anche evidenziato alcuni dati geografici, prendendo in considerazione i centri delle stazioni ferroviarie di alcune città.

Milano, con 22.380 accessi complessivi, ha registrato nel 2013 14.092 utenti, dei quali 11.685 uomini e 2.402 donne, principalmente concentrati nella fascia di età fra i 18 e i 39 anni (6.788), immediatamente seguita dalla popolazione di età compresa tra i 40 e i 49 anni (3.709). A Roma Termini, lo scorso anno, sono state quasi 37mila le richieste di aiuto, con 17.482 accessi al servizio e 2.822 utenti, dei quali 2.163 uomini e 641 donne e 2 transgender; il numero degli stranieri è pari a 2.053.

A Bari sono stati 10.890 gli utenti, dei quali 903 uomini, 87 donne e 33 transgender; anche in questo caso gli stranieri, 695, superano del doppio i 330 italiani. Numeri importanti anche per gli accessi ai Centri di aiuto di Napoli e Torino: con 7.798 e 9.618 interventi effettuati.

Gli help center sono sportelli 'antenna' della solidarietà cittadina attivi in spazi concessi in comodato d'uso gratuito da Ferrovie dello Stato Italiane (circa 18mila mq nelle principali stazioni italiane) e finanziati dagli enti locali. In altre 345 stazioni sono stati attivati 540 comodati d'uso gratuito con i Comuni e/o associazioni per una superficie di circa 64mila mq di locali non utilizzati ora destinati ad attività di carattere sociale.

Complessivamente l'impegno immobiliare del Gruppo FS in chiave sociale è di oltre 80mila mq concessi in comodato d'uso gratuito per un valore superiore ai 120 milioni di euro. Per il progetto l'Osservatorio, che gestisce una rete di 14 centri di accoglienza in altrettante stazioni ferroviarie nelle maggiori città del Paese, le Ferrovie dello Stato Italiane sono state selezionate tra le imprese finaliste del Sodalitas Social Awards.

Non solo freddo. A mettere a repentaglio la vita di chi è costretto a vivere per strada è anche l'estate che in Italia, in particolare in alcune città, registra temperature record. E con l'aumentare della temperatura scatta quindi il piano estivo per i senza fissa dimora per far fronte all'emergenza caldo. "Per la prima volta nella Capitale abbiamo lanciato il piano estivo per i senza fissa dimora, un percorso che pensiamo di continuare", spiega all'Adnkronos Rita Cutini, assessore alle Politiche sociali di Roma Capitale, a margine della presentazione del rapporto annuale 2013 dell'Onds, l'Osservatorio nazionale sul disagio e la solidarietà nelle stazioni italiane.

Una vera e propria emergenza "per migliaia di persone che non hanno un luogo in cui trascorrere le ore più calde della giornata, quando s raggiungono temperature altissime - dichiara Alessandro Radicchi, presidente dell'Onds - A Roma Termini abbiamo rafforzato i servizi di Binario 95, centro polivalente che accoglie una media di 60 persone al giorno: per esempio, avevamo due scaldabagni da 80 litri e ne abbiamo presi due da 300 litri per dare l'opportunità a chi viene nelle giornate cade di fare una doccia, ma anche di stare in spazi condizionati e di prendere parte ad alcune iniziative e attività che organizziamo, come le passeggiate nei parchi".

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