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Sostenibilità: la scommessa di Rikrea, design a basso impatto ambientale

21 febbraio 2015 | 08.31
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Matteo Carbonoli e Guido Lanci: "Consideriamo l'intero ciclo di vita di un prodotto, dalle risorse necessarie alla produzione all'utilizzo, fino al recupero e riuso a fine vita, includendo quindi la vita del pianeta in generale e di tutti i fenomeni connessi"

'Passata di tempo' dal sito Rikrea
'Passata di tempo' dal sito Rikrea

Anche il design si può declinare nel segno della sostenibilità progettando prodotti con il minimo impatto ambientale. "La scommessa del design sostenibile è quella di agire per il riequilibrio ambientale, sociale ed economico. In pratica vuol dire considerare l'intero ciclo di vita di un prodotto, dalle risorse necessarie alla produzione all'utilizzo, fino al recupero e riuso a fine vita, includendo quindi la vita del pianeta in generale e di tutti i fenomeni connessi". Perché, "diceva Bruno Munari, 'un vero designer non si preoccupa dello stile'", ricordano all'Adnkronos Matteo Carbonoli e Guido Lanci di Rikrea. Per loro "la progettazione, di qualunque cosa, ha valore se risolve un problema".

"Ci occupiamo di questi temi da più di 20 anni - spiegano i due designer -. Dal 1992, con la Conferenza di Rio de Janeiro, al 2005, con l'entrata in vigore del protocollo di Kyoto, la sostenibilità è uscita da fatto etico, libero e privato ed è diventata obiettivo globale. Nel 2010 abbiamo deciso che la sostenibilità doveva essere il cuore della nostra attività e abbiamo aperto Rikrea".

"Abbiamo realizzato il portale commoon.it - proseguono - per poter concorrere allo sviluppo del terzo settore, al mondo del non-profit, quello in cui è presente una forte domanda di problemi da risolvere ma spesso è obbligato a utilizzare innovazione di seconda mano perché privo di capitale da investire. Per questo abbiamo realizzato una piattaforma online per fornire design sostenibile e sociale finanziato in crowdfunding; uno strumento che permette di affrontare la sfida posta dal nuovo welfare e dalle potenzialità offerte dai nuovi strumenti della rete".

Dal 23 al 27 febbraio la CRew dello Ied Roma

Rikrea progetta prodotti con il minimo impatto ambientale, strumenti per la gestione della raccolta differenziata, organizza corsi su sostenibilità e innovazione per management e personale, sviluppa giochi didattici e allestimenti innovativi in materiali ecologici e sostenibili. "Il lavoro di comunicazione che abbiamo avviato - spiegano Carbonoli e Lanci - inizia a produrre dei riscontri in rete e presso le imprese, che si stanno avvicinando a questo metodo di progettazione. E' ormai digerito il fatto che si uscirà da questo stallo economico solo investendo in direzione di una società sostenibile, socialmente, economicamente, ambientalmente".

Matteo Carbonoli e Guido Lanci racconteranno il loro progetto mercoledì 25 febbraio nell'aula Magna Ied Design nell'ambito delle 'open lesson' di CRew, la Creative Economy Week in programma dal 23 al 27 febbraio. CRew, iniziativa di Ied Roma che gode del patrocinio della Regione Lazio e del Comune di Roma, in collaborazione con l'Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi, è un'occasione di riflessione, ricerca, condivisione e formazione sul tema 'self(ie)worker': opportunità di creare lavoro per sé e per gli altri.

La Creative Economy Week si articola in 12 workshop Ied Factory di cui cinque aperti alla partecipazione di pubblico esterno oltre a quattro 'open lesson' con startupper, manager, esperti. Ied Roma ha anche lanciato una call rivolta a team composti da almeno uno studente o ex-studente IED. Le migliori idee d'impresa, provenienti sia dalla call che dai workshop, saranno sottoposte a una giuria di esperti formata da finanziatori, acceleratori, aziende, istituzioni.

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