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Animali: gioco on line per abbattere i muri degli allevamenti intensivi

19 agosto 2015 | 17.37
LETTURA: 3 minuti

(Ciwf)
(Ciwf)

Animali stipati in spazi stretti, uso eccessivo di antibiotici. Compassion in World Farming ha creato 'Il tuo allevamento', gioco on line che con la semplicità delle immagini e l'interattività intende denunciare le conseguenze degli allevamenti intensivi e promuovere pratiche più rispettose del benessere degli animali, dell'ambiente e delle persone.

Il gioco mostra una realtà in cui gli animali vengono ammassati in capannoni chiusi, spesso anche in gabbie anguste. Nel 'tuo allevamento' è necessario l'uso di antibiotici perché gli animali, tenuti al chiuso in ambienti sovraffollati, si ammalano facilmente. Inoltre, per dare loro da mangiare bisogna procurarsi mangime a base di soia, coltivata magari a costo di deforestazione e perdita di biodiversità. Non solo, denuncia Ciwf, una volta trasformati gli animali in cibo anche le etichette possono essere ingannevoli.

Il gioco ha però una conclusione positiva ed educativa: abbattendo i muri dei capannoni, mucche, maiali e polli possono tornare all'aria aperta. Non solo: unendosi alla campagna del 'tuo allevamento', si può partecipare all'estrazione di alcuni animali giocattolo, simili a quelli virtuali e prodotti in edizione limitata. Così, ogni 2000 iscritti, un esemplare giocattolo sarà spedito a un personaggio influente che possa diffondere il messaggio.

"Siamo orgogliosi di poter lanciare anche in Italia 'Il tuo allevamento', un'iniziativa che va dritta al cuore del problema: la mancanza di trasparenza di un sistema, quello intensivo, che, per ottenere accettazione sociale, ricorre a ogni genere di falsità da quelle su un presunto rispetto del benessere animale a quelle sulla sua sostenibilità", sottolinea Annamaria Pisapia, direttrice di Ciwf Italia Onlus.

"Si tratta di un 'gioco serio' che mostra anche la semplicità della soluzione - aggiunge - ognuno di noi, con i propri comportamenti di consumo, può aprire quelle porte, scegliendo di escludere i prodotti derivanti da allevamento intensivo, senza se e senza ma".

Ogni anno - ricorda l'associazione - sono 50 miliardi gli animali che in tutto il mondo vengono allevati in sistemi come quello del 'tuo allevamento'. In pratica, due esemplari su tre.

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