"Una buona dieta deve essere varia e bilanciata, ricca di tutti i principi nutritivi - proteina, carboidrati, vitamine, zuccheri - necessari all'adeguato sviluppo dell'organismo. Elementi che si trovano in una corretta alimentazione vegetariana". Così Umberto Veronesi, oncologo e direttore scientifico dell'Istituto Europeo di Oncologia, nella prefazione al libro "Il piatto veg. La nuova dieta vegetariana degli italiani" di Luciana Baroni (edizioni Sonda), specialista in Neurologia, Geriatria e Gerontologia che ha coordinato la realizzazione delle Linee Guida per vegetariani italiani della Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana.
Insomma, vegetariani sì, ma organizzati e forti di una solida base scientifica: il volume offre tutte le informazioni necessarie. Il primo dato da cui partire è che qualunque dieta sana, pure se onnivora, ha una base vegana per l'80% e riserva il restante 20% ad altri cibi. Nel "piatto veg", poi, ci devono essere i principali gruppi alimentari: cereali (preferibilmente integrali); cibi proteici (legumi, derivati della soia come tempeh e tofu, seitan, latticini e analoghi vegetali, uova); verdura; frutta e grassi. Poi ci sono frutta secca e semi oleginosi, e i cibi ricchi di calcio.
Nei vari capitoli, Baroni spiega non solo quali sono i nutrienti contenuti nei vegetali, dalla frutta alla verdura passando agli alimenti proteici, di cosa abbiamo bisogno e in quali quantità, ma fornisce anche alcuni utili consigli su come preparare e conservare gli alimenti e quali prodotti scegliere e fornisce un menù settimanale completo per una perfetta dieta vegetariana, con tutti i vantaggi che questo ha sulla salute.
"Una dieta equilibrata a base di cibi vegetali è ritenuta non solo priva di rischi di carenza di nutrienti sia per l'adulto che in tutti gli stadi del ciclo vitale, ma addirittura salutare, perché è in grado di esercitare effetti favorevoli nella prevenzione e nel trattamento delle principali malattie croniche del mondo occidentale (malattie vascolari, alcuni tipi di tumore, sovrappeso, obesità, diabete mellito)", spiega Baroni.
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