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Benessere: bosco anti-stress, ansia e depressione, è il 'forest bathing'/Focus

23 ottobre 2015 | 15.30
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Riprendersi dallo stress quotidiano passeggiando nel bosco, allentare le tensioni sdraiati sotto la fronda di un albero. Ci sarebbe un fondamento scientifico in queste buone abitudini, almeno secondo i principi del Shinrin-yoku, o "forest bathing": pratica diffusa in Giappone e in larga parte dell’estremo Oriente, inserita a pieno titolo tra i pilastri della medicina preventiva.

Medicina orientale con precise indicazioni, da seguire con attenzione se si vuole ottenere il risultato sperato. Qualche esempio? Il tiglio va bene per il sistema nervoso, il melograno per il sistema cardiocircolatorio. Insomma, ogni albero influenza l'organismo umano secondo lo Shinrin-yoku, che varca i confini del Giappone tanto che, secondo Spafinder Wellness, il può autorevole media nell'industria del wellness a livello mondiale, il Forest Bathing è il primo tra i 10 trend 2015 nel settore benessere.

In Italia, per praticare il "forest bathing" a regola d'arte si può scegliere, da giugno a settembre, uno dei percorsi organizzati nel parco naturale dell’Oasi Zegna, Alta Valsessera, area incontaminata e Sito di Interesse Comunitario (Sic).

In questo contesto, a partire dal 2012 l'ecodesigner Marco Nieri e l'agronomo Marco Mencagli hanno avviato il monitoraggio di piante e alberi attraverso il metodo del Bioenergetic Landscape, secondo il quale ci sarebbe una relazione elettromagnetica che si può verificare per risonanza tra la biosfera locale, l’uomo e le piante e che attribuisce a ogni specie vegetale caratteristiche energetiche in grado di influire in maniera diversa sul nostro organismo.

In poche parole, si tratta di camminare nel bosco. Banale? Non proprio, perché secondo questa disciplina, sarebbe una cura perfetta per stress e depressione, pressione alta e per rinforzare il sistema immunitario.

Secondo il monitoraggio effettuato da Nieri e Mencagli, le masse fogliari delle faggete della Valsessera avrebbero un’elevata capacità di rilasciare dal fogliame alcune sostanze aromatiche vegetali (i monoterpeni) capaci di apportare benefici all’organismo e stimolare positivamente le difese immunitarie. Da qui nasce la selezione di tre sentieri nell’Oasi Zegna, percorribili liberamente da giugno a settembre (cioè nel periodo di massima fogliazione) e particolarmente ricchi di queste sostanze volatili benefiche.

Nel Bosco del Sorriso, la segnaletica indica le piante che producono una maggiore influenza bioenergetica e i tre sentieri per effettuare il forest bathing. Secondo Nieri e Mencagli, tre giorni possono offrire grandi benefici: bastano quattro ore al giorno nel bosco, alternando passeggiate a soste lungo i sentieri, per produrre effetti sulla salute che rimangono per lungo tempo.

Se non si hanno a disposizione tre giorni, 5 km percorsi nella faggeta in 4 ore attivano comunque una risposta sensibile anche se più limitata sul sistema immunitario.

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