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Alimenti: Degani, non chiamatelo 'doggy' ma 'family bag'

07 dicembre 2015 | 15.35
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Alimenti: Degani, non chiamatelo 'doggy' ma 'family bag'

Secondo una ricerca di Waste Watcher, l'osservatorio nazionale sugli sprechi di Last Minute Market, il 41% degli italiani si vergogna a chiedere la "doggy bag", sebbene tre su quattro siano consapevoli che il cibo o il vino avanzati al ristorante rappresentano uno spreco. Questione culturale, ma anche il termine "doggy bag", diciamolo, non aiuta. Meglio allora cambiare e introdurne uno più adatto: "family bag".

"L’introduzione dei family bag nei ristoranti è un passaggio culturalmente importante. Il family bag è l'upgrade semantico del più noto doggy bag, e permette non solo di svecchiare il termine, ma anche di affrancare il concetto dal ghetto del nostro immaginario e dal pudore di richiederlo a fine pasto - spiega il sottosegretario al ministero dell’Ambiente Barbara Degani - Non sprecare deve essere il nuovo stile di vita, e dunque richiedere una 'FB' connoterà un comportamento virtuoso”.

Virtuoso, soprattutto se si considera che una persona su 8 soffre la fame, 2 miliardi di persone sono malnutrite mentre un terzo del cibo prodotto, pari a 1,3 miliardi di tonnellate viene sprecato. E che i costi ambientali associati allo spreco corrispondono a circa 250.000 miliardi di litri d’acqua, 1,4 miliardi di ettari di terra e sono responsabili per l’emissione in atmosfera di circa 3,3 miliardi di tonnellate di Co2.

Le "Family Bag" sono state rese disponibili dal consorzio Conai in vari materiali: acciaio, alluminio, carta, legno e plastica. Il marchio è stato realizzato come un brand di moda: sono così state associate le iniziali a elementi grafici che rappresentassero in modo sintetico e iconico avanzi di cibo e così la Family Bag diventa quasi una pochette di tendenza.

Sul retro, alcune informazioni al consumatore che ricordano che, portando a casa il cibo avanzato, si evitano gli sprechi lusingando il cuoco e si contribuisce all’economia circolare che si basa sulla valorizzazione delle risorse e sulla prevenzione degli sprechi. L'iniziativa sarà presentata il 10 dicembre proprio dal sottosegretario Degani presso la Sala del Consiglio della Provincia di Padova.

La conferenza sarà anche il momento in cui il ministero dell’Ambiente e Unioncamere Veneto firmeranno una dichiarazione di intenti nella quale si impegnano mutuamente a portare a termine il progetto nel miglior modo possibile.

“Unioncamere Veneto è fortemente motivata a diffondere il nuovo stile di vita promosso dal ministero dell’Ambiente: la presa di coscienza del valore del cibo al suo massimo utilizzo e la valenza positiva del riciclo e riuso- dichiara il presidente di Unioncamere Veneto Fernando Zilio - Concorriamo quindi a promuovere uno stile di vita che non ostenta e non spreca, partendo dal cibo".

Unioncamere Veneto ha individuato 100 ristoranti appartenenti alle tre Associazioni dei Ristoratori ai quali verrà recapitata, da parte di Conai, una prima fornitura di Family bag realizzata con i materiali dei Consorzi ad esso aderenti. I ristoratori aderenti al progetto pilota che parte dal Veneto, riceveranno un centinaio di Family Bag in plastica (Corepla), alluminio (Cial), carta (Comieco), legno (Rilegno) e acciaio (Ricrea).

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