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Alimenti: Iias, cresce consumo surgelati, pratici, di qualità e antispreco

13 giugno 2018 | 17.22
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Alimenti: Iias, cresce consumo surgelati, pratici, di qualità e antispreco

Cresce il consumo dei prodotti surgelati, nel 2017 a +2% rispetto al 2016. In particolare, il canale retail ha registrato un +3,1% (531.500 tonnellate di prodotti venduti in totale), mentre il catering si è mantenuto su un +0,3% (310.000 tonnellate vendute). E ancora: sono state acquistate complessivamente circa 841.500 tonnellate di prodotti surgelati, con performance al top per l’ittico (+5% rispetto al 2016), le pizze (+2,1%) e i vegetali (+1,8%). È questa la fotografia scattata da Iias - Istituto Italiano Alimenti Surgelati, che ha presentato oggi il suo 'Rapporto annuale sui Consumi dei prodotti surgelati', per fare il punto sull’andamento del settore in Italia nel 2017, fornendo anche alcune anticipazioni sui dati di consumo del primo trimestre 2018.

"Negli ultimi anni, le aziende del comparto - afferma Vittorio Gagliardi, presidente Iias - sono riuscite a interpretare correttamente le nuove esigenze del consumatore, mixando la richiesta di prodotti a maggior contenuto 'salute&benessere' con quella di un elevato grado di servizio/praticità. Ma una delle principali ragioni del loro successo è che sono un vero 'antidoto' contro gli sprechi alimentari. Anche una recente ricerca realizzata in Italia per fotografare il fenomeno del food waste lo conferma: i surgelati pesano solo il 2,5% di tutto il cibo che sprechiamo a livello domestico, contro un rimarchevole 63% dei prodotti freschi e un non trascurabile 30% di quelli confezionati a breve scadenza".

Per quanto riguarda le previsioni per il 2018, "è ancora troppo presto per fare dei consuntivi o delle previsioni - commenta Gagliardi - ma il primo trimestre di quest’anno ci rimanda un andamento in chiaro-scuro. Se rapportiamo i dati 2018 con quelli del 2016 vediamo che il settore registra una crescita, a volume, di due punti percentuali circa. Dall’altra parte, però, i primi 3 mesi di quest’anno, paragonati con un periodo straordinario come i primi 3 mesi del 2017 (quando ci fu un gennaio con forti gelate che portarono a una scarsa disponibilità di prodotti 'freschi', se non a prezzi particolarmente elevati), mostrano una partenza a rilento, che ha caratterizzato di fatto l’intero largo consumo ed il food. Nel complesso, alla luce delle nostre esperienze pregresse, le aspettative delle aziende per il 2018 sono per una 'normalizzazione' del trend da qui ai prossimi mesi, che consentirà di crescere nuovamente".

Tornando ai dati 2017, la ripresa dei consumi di prodotti surgelati, che in Italia si è attestata al valore di 13,9 Kg procapite annui (con un nuovo incremento rispetto al 2016, in cui si erano registrati 13,6 kg), è un fenomeno che ha riguardato tutta l’Europa. Sebbene l’Italia sia ancora molto lontana dalle cifre record raggiunte da altri Paesi europei (come i 46,3 kg pro-capite annui di prodotti surgelati consumati dai tedeschi), tuttavia nel 2017 ad acquistare prodotti surgelati nel nostro Paese sono state ben 25 milioni di famiglie, con una penetrazione di più del 95% e un valore di mercato complessivo tra i 4.200 e i 4.500 milioni di euro.

Un’analisi dettagliata dei dati 2017 permette di constatare una crescita in ogni segmento merceologico. I vegetali surgelati consumati nel 2017, tra retail e catering, sono stati 402.450 tonnellate (+1,8% rispetto al 2016). Performance al top anche per l’ittico: nel 2017, ne sono state consumate 113.400 tonnellate, con una crescita di 5 punti percentuali rispetto all’anno precedente.

Crescono anche pizze e snack, che complessivamente registra nel 2017 una crescita del +2,1% rispetto al 2016, con un consumo di 91.500 tonnellate. In arresto anche la decrescita (molto forte negli ultimi 6-7 anni) del settore dei piatti ricettati, che hanno iniziato a risalire nei volumi. Nel 2017, ne sono state acquistate 45.500 tonnellate (tra retail e catering), con un incremento del +1,9% rispetto all’anno precedente. Le patate surgelate, dopo la flessione del biennio 2015-2016, fanno registrare nello scorso anno un balzo in avanti del +1%, per un totale di 145.350 tonnellate di patate consumate. Continua, invece, la frenata nei consumi di prodotti a base di carne, soprattutto rossa (-2,3% nel 2017). In caduta anche le paste semi-lavorate, che registrano nel complesso un -10%.

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