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Agricoltura: Martina lancia piano 2 mld, spingere imprese nel futuro

19 ottobre 2014 | 10.45
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Gli obiettivi dell'intervento messo a punto dal Mipaaf "mirano a potenziare la produttività, aumentare la capacità produttiva, favorire l'internazionalizzazione, accrescere la competitività, far nascere start-up e creare nuova occupazione"

Agricoltura: Martina lancia piano 2 mld,  spingere imprese nel futuro

Pronto un piano per investire nell'agroalimentare e accompagnare le imprese nel futuro. E' il ministro Maurizio Martina a presentare il piano di investimenti da due miliardi di euro per il settore agricolo e agroalimentare che, riferisce il ministero delle Politiche Agricole, ricopre il triennio 2015-2017. Gli obiettivi del Piano messo a punto dal Mipaaf "mirano a potenziare la produttività, aumentare la capacità produttiva, favorire l'internazionalizzazione, accrescere la competitività, far nascere start-up e creare nuova occupazione".

Il piano, che coinvolge due enti controllati dal Mipaaf, Ismea e Isa, intende sfruttare "la leva pubblica come moltiplicatore di quella privata". L'Iniziativa imprenditoriale, sottolinea il ministero delle Politiche Agricole, "è sempre nelle mani delle aziende che scelgono dove e come investire, lo Stato interviene solo a titolo di garanzia o di supporto". Otto gli strumenti che vengono messi in campo per promuovere i nuovi investimenti e che vanno dai contratti di filiera ai contratti di distretto-filiera, dall'equity a condizione di mercato al fondo di garanzia a prima richiesta. Il piano prevede anche un fondo di credito, azioni per spingere la nascita di start-up e interventi per il subentro e l'imprenditoria giovanile oltre ad un fondo investimenti.

"Sosteniamo la filiera agricola e agroalimentare con interventi finanziari mirati e con risorse già certe e disponibili che -commenta il ministro Maurizio Martina- ora dobbiamo mettere a disposizione delle imprese". "Mettiamo in campo 8 strumenti idonei per accompagnare le imprese nel futuro e questo piano -assicura- è la dimostrazione che è possibile investire nel settore agricolo e agroalimentare".

"Vogliamo dare -continua Martina- un segnale forte alle imprese, in un momento di mercato difficile e con problemi anche sul fronte del credito". Martina rimarca di voler puntare "su queste risorse per dare un'iniezione di fiducia al sistema e contribuire al rilancio e alla competitività, anche internazionale". "Spazio anche ai giovani, non solo quelli già impegnati nel settore, ma per tutti quelli che guardano con interesse all'agricoltura e alle sue potenzialità" aggiunge il ministro. "Dopo il varo della Legge di stabilità, facciamo un ulteriore passo nella direzione della crescita e dello sviluppo. Con questo piano di investimenti -conclude- lo Stato non intende fare l'imprenditore, ma vuole investire in progetti concreti e assicurare un'amministrazione amica al fianco dei produttori".

In particolare, otto gli strumenti che vengono messi in campo per promuovere i nuovi investimenti sui contratti di filiera riguardano le piccole e medie imprese, le cooperative agricole, le Op, i consorzi di tutela e le grandi aziende che hanno quote partecipate del capitale di una società agricola. Questo strumento interviene attraverso un finanziamento pubblico agevolato fino a 15 anni. Questo strumento prevede nuovi investimenti per 264 milioni di euro. Lo strumento contratti di distretto-filiera, invece, è rivolto anche alle reti di impresa, si basa sul finanziamento pubblico agevolato da 6 a 15 anni e su un contributo in conto capitale pari al 25% dell'investimento. Si prevede che possa generare nuovi investimenti per 384 milioni di euro.

L'Equity a condizione di mercato prevede interventi finalizzati al sostegno di progetti di sviluppo industriale o commerciale e di internazionalizzazione. Prevede assunzione di quote di capitale e finanziamenti a medio-lungo termine. Può generare nuovi investimenti per 308 milioni di euro. Mentre il Fondo di garanzia a prima richiesta copre fino al 70% (80% nel caso di un giovane imprenditore) dell'importo finanziato dalle banche entro 1 milione di euro di garanzia. Con questo strumento si hanno nuovi investimenti per 510 milioni di euro.

Altro strumento previsto nel piano lanciato da Martina è il Fondo di credito in base al quale le banche erogano mutui finanziando il 70% dell'investimento, per metà utilizzando provvista raccolta dai mercati e per l'altra metà utilizzando la provvista agevolata del Fondo credito Ismea. Con questo strumento, sottolinea il Mipaaf, si hanno nuovi investimenti per 411 milioni di euro.

Le azioni a favore delle start-up prevedono l'acquisto di aziende agricole da parte di giovani neo-agricoltori. Lo strumento prevede un contributo fino a 40.000 euro per l'abbattimento dei tassi si interesse sul leasing. Sono ipotizzabili nuovi investimenti per 183 milioni di euro. Il subentro e imprenditoria giovanile sono sostenuti invece da interventi per favorire il ricambio generazionale. Questo strumento prevede per gli agricoltori under 40 mtui per investimenti di miglioramento. Può generare nuovi investimenti per 100 milioni di euro.

Infine il Fondo investimenti, conclude il Mipaaf, è destinato a supportare i programmi di investimento di piccole e medie imprese. Questo strumento interviene attraverso l'acquisizione di quote di partecipazione minoritarie di fondi di investimento privati e prevede nuovi investimenti per 41 milioni di euro.

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