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Alimenti: piatti, carta e retine, le novità al Salone del Gusto

24 ottobre 2014 | 15.40
LETTURA: 3 minuti

Al Salone del Gusto le soluzioni innovative per il settore Foodservice. Un modello in cui le risorse sono rinnovabili e scompaiono i prodotti che poi diventano rifiuti

Dai piatti compostabili, sì, ma anche resistenti al calore, alla prima carta per alimenti da banco che poi può essere gettata nell'umido, fino alla retina per alimenti. La ricerca di Novamont, azienda che produce bioplastiche biodegradabili e compostabili, tocca nuovi traguardi e si presenta al pubblico del Salone del Gusto con soluzioni innovative, in grado di incidere sulla riduzione dell’impatto ambientale dei comportamenti e degli stili di vita e consolidare la circular economy, in cui il recupero di risorse avviene innanzitutto riciclando i rifiuti e reinserendoli nel ciclo produttivo.

Il piatto compostabile termoresistente è il primo piatto in Mater-Bi per alimenti caldi (fino a 100° C) è stato messo a punto con un nuovo grado di biopolimero che completa la linea per il settore del Foodservice: piatti, bicchieri, posate, ciotole, contenitori monoporzione, cannucce, coppette e palette gelato che possono essere raccolti con lo scarto organico e avviati al compostaggio in digestione anaerobica, riducendo la produzione di rifiuti indifferenziati e abbattendo l’emissione di gas a effetto serra.

La prima carta alimentare in Mater-Bi, in pura cellulosa, è idrorepellente e resistente all’unto. Si tratta della prima carta da banco compostabile che, contrariamente a quanto avvenuto finora con le altre carte per alimenti, potrà essere smaltita nella raccolta differenziata dell’umido per essere avviata al riciclo negli impianti di compostaggio e diventare così fertile compost.

E poi c'è la retina per il confezionamento degli alimenti, ideale per il confezionamento di frutta e verdura fresca, smaltibile direttamente con il rifiuto umido per essere poi avviata al compostaggio. “Abbiamo scelto il Salone del Gusto per promuovere le nuove applicazioni realizzate in Mater-Bi perché pensiamo di poter completare un percorso di ricerca e innovazione sulla sostenibilità avviato con Slow Food nel 2008 con lo sviluppo del progetto del Salone sistemico", commenta Andrea Di Stefano, responsabile progetti speciali e comunicazione di business di Novamont Spa.

"Qui - aggiunge - dimostriamo che è possibile passare dal modello economico attuale in cui vengono usate materie prime esauribili per realizzare prodotti che poi diventano rifiuti, a un modello in cui le risorse sono rinnovabili, i prodotti riciclabili e/o ricomponibili e i rifiuti diventano nuova materia prima, nuova risorsa, con benefici per l’ambiente, l’economia e la società. E’ l’economia circolare, che la Ue ha indicato tra i suoi assi strategici prioritari e che Novamont sostiene da anni con lo sviluppo di soluzioni che si sono imposte come modelli virtuosi per i Paesi dell’Unione e oltreoceano”.

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