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Ricerca: Lush Prize, 450mila sterline per sostituire test su animali

26 novembre 2015 | 15.33
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Ricerca: Lush Prize, 450mila sterline per sostituire test su animali

Il Lush Prize, il più grande premio nel campo della sperimentazione non animale, ha assegnato un fondo di 450.000 sterline per la ricerca scientifica che persegue l’obiettivo di abolire la sperimentazione animale promuovendo alternative sicure ed efficaci. Tra i vincitori, provenienti da nove Paesi al mondo, anche la giovane ricercatrice italiana, Elena Kummer, che si è aggiudicata 10.000 sterline per il progetto di ricerca sugli allergeni sviluppato nell’ambito dell’Università degli Studi di Milano.

“Sono davvero molto orgogliosa di questo riconoscimento, che potrà rappresentare un passo avanti nell’abolizione della sperimentazione sugli animali in ambito cosmetico", commenta Kummer. Scopo del progetto italiano è quello di fornire un metodo basato sull’uso di una linea cellulare per la valutazione del potenziale sensibilizzante di composti chimici e per la valutazione della loro potenza.

Obiettivo ultimo, "rimpiazzare l’attuale Test del Linfonodo Locale (Llna), che prevede l’utilizzo del topo, e che è ad oggi utilizzato come riferimento per l’identificazione dell’allergenicità dei nuovi composti chimici immessi sul mercato".

"La nostra ipotesi - spiega la ricercatrice - si basa sullo studio della forza di attivazione della Protein Chinasi C (Pkc), una proteina coinvolta nella differenziazione delle cellule dendritiche e quindi nello sviluppo della dermatite allergica da contatto. Il grado di attivazione della Pkc in risposta ad allergeni di differente potenza, potrà fornirci informazioni utili per cercare di sostituire l’uso dell’animale nell’identificazione e nella caratterizzazione del potenziale allergico delle sostanze”.

Il fondo ha premiato i lavori appartenenti a 5 diverse aree: Scienza, Formazione, Giovani Ricercatori, Sensibilizzazione Pubblica e Lobbying. L’edizione 2015 ha assegnato per la prima volta anche il premio Black Box, devoluto a 5 scienziati per l’operato svolto nella prima mappatura dei “passaggi chiave della tossicità umana”. Gli scienziati hanno inventato un nuovo test tossicologico totalmente cruelty-free che rivela il modo in cui le reazioni tossiche si evolvono nell’organismo umano.

Questo test è il primo del genere a dimostrare il modo in cui gli agenti chimici costruiscono nell’organismo umano un percorso metabolico completo, denominato in campo scientifico “Adverse Outcome Pathway”; un metodo di rilevanza tale da essersi guadagnato il riconoscimento ufficiale dell’Ocse che lo ha introdotto nelle guideline sui test di tossicità.

I giudici del Lush Prize hanno ritenuto che la mappatura di questi passaggi, realizzata utilizzando tecnologie del XXI secolo come la genetica e l’elaborazione dei dati per mezzo di computer, possa rappresentare il primo passo verso un futuro in cui una scienza molecolare superiore possa sostituire completamente la superata e imprecisa tecnologia che prevede test in laboratorio su mammiferi vivi.

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