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Ambiente: Ecopotential, osservare la Terra per capire come cambiano ecosistemi

28 novembre 2017 | 15.58
LETTURA: 3 minuti

Ambiente: Ecopotential, osservare la Terra per capire come cambiano ecosistemi

Utilizzare in maniera integrata le osservazioni della Terra, satellitari e non, per ottenere dati più precisi sullo stato e sui cambiamenti in atto negli ecosistemi. È l’obiettivo del progetto Ecopotential che, attraverso nuovi prodotti di telerilevamento che saranno inseriti in modelli sviluppati appositamente, consentirà di migliorare gli studi sui diversi ecosistemi prevedendone gli scenari futuri e, di conseguenza, supportando strategie migliori per gestire e conservare gli ambienti naturali “a rischio”.

Il Politecnico di Milano è partner di Ecopotential che, finanziato dal programma Horizon 2020 e coordinato dall’Istituto di Geoscienze e Georisorse del Consiglio Nazionale delle Ricerche, è tra i più grandi progetti sugli ecosistemi finanziati dall’Unione Europea. Il progetto opera su un set mirato di 25 aree protette riconosciute a livello internazionale, che coprono tutte le regioni biogeografiche d’Europa e includono ecosistemi montani, aridi, semiaridi, costieri e marini.

Ecopotential include 47 partner, di cui quattro italiani (Cnr, Politecnico di Milano, Università del Salento, Eurac) e si svolge nel periodo 2015-2019. Sulla base delle conoscenze acquisite nelle singole zone, le attività di ricerca si occuperanno di studiare le interazioni ecologiche a scale diverse e i legami tra i processi della geosfera e della biosfera, caratterizzando i cambiamenti in corso e attesi negli ecosistemi naturali europei.

Tutti i dati, i risultati dei modelli e le conoscenze conseguiti saranno disponibili su piattaforme liberamente accessibili, contribuiranno al Global Earth Observation System of Systems (Geoss) e saranno totalmente interoperativi con la Geoss Common Infrastructure (GCI). In questo modo i ricercatori, i responsabili delle aree protette e i cittadini potranno beneficiare dei risultati del progetto.

In particolare, il gruppo di Ecologia del Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria (Deib) del Politecnico di Milano, coordinato da Renato Casagrandi e Marino Gatto, sta sviluppando modelli e indicatori utili a pianificare la salvaguardia ecologica del Mar Mediterraneo attraverso l’individuazione di specifiche aree marine da proteggere. Utilizzando una grande mole di dati satellitari, si può infatti ricostruire l’andamento spaziotemporale delle correnti marine.

Grazie a queste e alle caratteristiche ecologiche di dispersione delle larve di animali o dei semi di piante marine, si riesce a comprendere quali parti della costa siano meglio deputate a fungere da sorgenti di propaguli per altre aree oppure da ricettori. Le attività di Ecopotential favoriranno inoltre la nascita di piccole e medie imprese nel campo del monitoraggio e dello studio integrato degli ecosistemi capaci di collegare i dati di osservazione della Terra con le esigenze di gestione delle aree protette.

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