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Calcio: Mancini, per vincere a Cagliari bisogna migliorare in difesa

22 febbraio 2015 | 14.17
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Il tecnico nerazzurro ritrova il 'vecchio' rivale in campo Gianfranco Zola: "E' bello che sia tornato in Italia. Le sue squadre sono sempre difficili da battere, abbiamo quasi la stessa età e sono contento che stia facendo bene a Cagliari".

Roberto ManciniAllenatore Inter(Infophoto) - INFOPHOTO
Roberto ManciniAllenatore Inter(Infophoto) - INFOPHOTO

"Sarà difficile come sempre, il Cagliari in casa è molto solido. La speranza è quella di arrivare alla terza vittoria di fila in campionato. Rispetto a Glasgow dobbiamo migliorare in fase difensiva e ripeterci in quella offensiva". Lo dice l'allenatore dell'Inter Roberto Mancini, alla vigilia del match in trasferta contro il Cagliari, dove i nerazzurri cercheranno il terzo successo consecutivo dopo quelli su Palermo e Atalanta.

Contro i sardi Mancini ritroverà il suo vecchio rivale in campo Gianfranco Zola. "E' bello che sia tornato in Italia. In Premier ci siamo sfidati una volta quando io allenavo il Manchester City e lui il West Ham. Le sue squadre sono sempre difficili da battere, abbiamo quasi la stessa età e sono contento che stia facendo bene a Cagliari".

Il tecnico jesino torna poi sul 3-3 di giovedì scorso contro il Celtic a Glasgow: "In Scozia abbiamo iniziato benissimo, poi la partita è sembrata troppo facile, ci siamo rilassati e abbiamo sbagliato le marcature. Purtroppo su questi campi i risultati cambiano in un minuto, basta che trovano un gol e poi diventano squadre straordinarie, trascinate da un pubblico caldissimo. Comunque i gol presi sono colpa di tutti non dei singoli"

Mancini passa poi a parlare di Mateo Kavacic tenuto inizialmente in panchina sia a Bergamo sia a Glasgow: "Stiamo valutando se farlo giocare dal primo minuto, domattina decideremo in base alle condizioni dei giocatori a disposizione, sicuramente qualche cambio ci sarà. Mateo è un titolare, la speranza è quella di dargli la possibilità di giocare ma ha vent'anni ed è troppo giovane per costruirgli l'Inter attorno ma sarà un elemento fondamentale della squadra del futuro.

Tra gli scontenti in casa nerazzurra c'è sicuramente anche il 'profeta' Hernanes: "Vale la stessa cosa di Kovacic anche se ha qualche anno in più, sicuramente non è felice ma sta lavorando alla grande. Dispiace lasciarlo fuori, ma spero che con la giusta occasione potrà dimostrare tutto il suo valore", sottolinea l'allenatore nerazzurro che chiude commentando l'ottimo momento di Xherdan Shaqiri:

"Sta migliorando fisicamente, ha qualità grandi, viene dal Bayern e quindi anche se è ancora giovane ha già accumulato un po' di esperienza. In quella posizione sta facendo bene e penso che possa giocare con Kovacic e Hernanes. I titolare devono essere tanti almeno 17-18 giocatori".

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