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Calcio: Inzaghi, esonero? Vado avanti, voglio allenare il Milan per 20 anni

06 marzo 2015 | 14.25
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Il tecnico rossonero replica alle critiche: "Sono abituato a essere sotto tiro, solo chi non lavora non sbaglia. Qualsiasi decisione prenderà la società questo club sarà sempre nel mio cuore. Col Verona vogliamo vincere a tutti i costi"

Filippo Inzaghi (Infophoto) - INFOPHOTO
Filippo Inzaghi (Infophoto) - INFOPHOTO

"Sono convinto di poter dare molto al Milan, sono sereno, qualsiasi decisione prenderà la società il Milan sarà sempre nel mio cuore. Il mio sogno è quello di restare ad allenare questa squadra ancora per 20 anni". L'allenatore rossonero Filippo Inzaghi è pronto alla sfida di San Siro contro il Verona, match che in caso di sconfitta potrebbe mettere in forse la permanenza dell'ex bomber sulla panchina del 'Diavolo', e scrollandosi di dosso le critiche promette di andare avanti per la sua strada.

"Ho trovato molto positivo il fatto che il presidente e Galliani siano vicini a me e alla squadra, soprattutto Galliani che è venuto due giorni. E' venuto per rafforzare la mia posizione e trovare insieme le cause che in questo 2015 ci hanno portato pochi punti -sottolinea Inzaghi che nella conferenza stampa della vigilia parla delle critiche ricevute-. Al Milan si è sempre sotto tiro ma non è un problema, voglio che la squadra non si faccia influenzare. Possiamo giocare bene o male ma i giocatori danno il massimo in campo. Domani abbiamo l'opportunità per far vedere del buon calcio, dobbiamo vincere a tutti i costi".

"Posso girare a testa alta e questa è la cosa importante -prosegue il tecnico rossonero-. Gli errori li farò anche a 60 anni, chi lavora sbaglia, chi non lavora non sbaglia. Non esiste un allenatore infallibile, il più bravo è quello che sbaglia meno ed io proverò a farlo. Sono convinto delle mie idee e del mio modo di lavorare ed è questo che mi lascia sereno. La sfida col Verona? Noi siamo sempre andati in campo per dominare però alle volte ci si dimentica che ci sono gli avversari. Tutti vorremmo sempre dominare il gioco, me lo auguro perché siamo il Milan, giochiamo a San Siro e vogliamo la vittoria. Dovremo essere più cinici e cattivi in campo".

All'andata al Bentegodi il Milan vinse 3-1 facendo una delle gare più convincenti della stagione. "E' inutile guardare indietro. Col Cesena abbiamo fatto buona partita, a Chievo non abbiamo fatto una grande gara. Vincendo faremmo un passo avanti in classifica, mancano ancora 13 partite e 39 punti, c'è ancora l'opportunità di svoltare. Quello che dobbiamo fare è dare tutti qualcosa in più, alzare l'asticella, siamo i primi a sapere che il campionato è ancora lungo e magari vincendone 2-3 gare a fila i giudizi cambieranno".

Inutile recriminare per gli infortuni. "Non voglio che gli infortuni siano un alibi, vanno di pari passo con la nostra classifica, inutile negarlo. In una partita di Coppa Italia con la Lazio abbiamo avuto fuori 7 giocatori per infortuni traumatici, cosa mai vista. Domani rientrerà Abate, De Sciglio è recuperato".

Per quanto riguarda la formazione da schierare contro gli scaligeri Inzaghi parla di un possibile impiego di Cerci. "Alessio ha giocato 10 partite in due mesi, è in una buona condizione di forma e può darci una mano, non so se partirà dall'inizio o in corsa, davanti ho 5 giocatori importanti per 3 posti -spiega il tecnico-. A Destro ho detto di stare tranquillo, quando sei abituato a fare gol ogni partita quando non lo fai sembri in crisi ma col Chievo ha fatto una buona partita".

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