Dopo 20 giorni di stop, la formazione emiliana riprende il proprio tormentato campionato. Al Tardini finisce 0-0 contro i bergamaschi in un match che regala pochissime emozioni ai 10.500 spettatori
Zero gol e tanta noia. Il Parma torna a giocare e riprende il proprio tormentato campionato con un grigio 0-0 casalingo contro l'Atalanta. Davanti ai circa 10.500 spettatori del semivuoto Tardini, dopo quasi 20 giorni di stop per la profonda crisi finanziaria che strangola il club, la formazione allenata da Donadoni centra l'unico obiettivo raggiungibile: i crociati, destinati alla Serie B nella migliore delle ipotesi, onorano l'impegno e garantiscono 90 minuti di regolarità contro avversari che lottano per non retrocedere.
E' comprensibile che i padroni di casa comincino il match con le gambe pesanti e le idee annebbiate. Nemmeno gli avversari degli emiliani, però, in avvio brillano per fluidità di manovra. L'Atalanta è lenta e prevedibile, la difesa ducale non trema. I portieri possono limitarsi all'ordinaria amministrazione. Il più impegnato, si fa per dire, è Sportiello: l'estremo difensore bergamasco si sporca i guanti per bloccare un paio di palloni innocui.
Il pubblico si scalda finalmente al 34', quando Mariga sfiora il palo con un rasoterra insidioso. Dall'altra parte, si vede Pinilla al 37': colpo di testa telefonato, Mirante ringrazia. La monotonia regna sovrana anche nella ripresa e bisogna aspettare il 60' per vedere qualcosa di simile ad un'occasione da gol.
Rodriguez cerca il jolly da 30 metri, Sportiello alza in corner. In una gara senza squilli, Reja trova il modo per il modo per farsi espellere alla prima presenza sulla panchina nerazzurra. Il tecnico si perde la parte migliore della partita. L'Atalanta si rende pericolosa all'80' con un tiro-cross di D'Alessandro, nell'altra area è Coda a provarci fino alla fine. Il risultato non cambia, lo 0-0 resiste. Il Parma sale a 11 punti, l'Atalanta a quota 24 porta a 4 lunghezze il margine sulla zona rovente della classifica.
