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Calcio: Bonucci, Conte solito martello, trasmette suo carisma anche in nazionale

26 marzo 2015 | 16.01
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Il 27enne difensore assicura che il ct azzurro sia lo stesso allenatore dei tempi in bianconero. "Usa le maniere forti nell'insegnare calcio ma noi che lo abbiamo avuto per tre anni alla Juventus e abbiamo avuto l'intelligenza di seguirlo, abbiamo fatto nostro un grande bagaglio"

Leonardo Bonucci(Infophoto)INFOPHOTO
Leonardo Bonucci(Infophoto)INFOPHOTO

"Mister Conte è sempre il solito martello, non è cambiato dai tempi di Vinovo. Il suo carisma lo ha trasmesso anche qui in nazionale". Leonardo Bonucci non trova differenze tra l'Antonio Conte allenatore e l'Antonio Conte ct.

"Usa le maniere forti nell'insegnare calcio -sottolinea il 27enne difensore azzurro in conferenza stampa a Coverciano- ma noi che lo abbiamo avuto per tre anni alla Juventus e abbiamo avuto l'intelligenza di seguirlo, abbiamo fatto nostro un grande bagaglio e penso che per i ragazzi che sono qui a Coverciano sia un toccasana poter lavorare con il mister. Come verrà accolto allo Juventus Stadium martedì? Penso bene, perché ha lasciato dopo tre anni vincenti".

Tra due giorni gli azzurri sfideranno a Sofia la Bulgaria, quinto impegno nella strada che porta a Euro 2016: "Abbiamo avuto tempo per studiare la Bulgaria -assicura Bonucci-. La nostra mentalità in campo sarà la solita, quella di proporre il nostro gioco e pressarli alti ma stando attenti alla fase difensiva. L'inizio delle qualificazioni è stato buono ma nel calcio devi dimostrare partita dopo partita. Dobbiamo continuare a fare bene, anche perché la qualificazione è un obiettivo minimo".

Il giocatore della Juventus individua nella mancanza d'esperienza il limite di questa nazionale. "Qui ci sono molti giocatori giovani che non hanno giocato molte partite a livello internazionale ma credo che potremo colmare questo gap anche grazie al valore aggiunto di mister Conte".

Bonucci parla poi delle differenze tra Allegri e l'allenatore salentino: "Quando è arrivato il mister Conte ci ha dato una mentalità vincente e ora stiamo continuando su questa strada. Conte e Allegri sono completamente diversi ma, speriamo di poter dire a fine stagione, ugualmente vincenti. Io con Allegri ho smentito chi diceva che nella difesa a quattro non potevo giocare, a me piace giocare sia a quattro si a tre. Conte predica grande aggressione della palla, Allegri ama più il possesso ma anche con lui siamo molto aggressivi".

Il difensore bianconero chiude rispondendo a chi parla di campionato falsato: "Credo sia un'espressione forte, capisco l'amarezza e la delusione ma ci vuole più rispetto".

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