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Calcio: Figc, via libera a nuove norme su licenze e acquisizioni club

26 marzo 2015 | 20.10
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Il presidente della Federcalcio, Carlo Tavecchio esulta: "E' un consiglio federale storico perché si reintroduce un concetto diverso per quanto riguarda le licenze nazionali. La filosofia è quella di curare un malato, possibilmente in maniera graduale, senza farlo morire"

Carlo Tavecchio - Foto Adnkronos
Carlo Tavecchio - Foto Adnkronos

Il consiglio federale ha approvato all'unanimità le nuove norme relative al sistema delle licenze nazionali per l'iscrizione al campionato di serie A e i criteri per le acquisizioni di partecipazioni societarie, due punti all'ordine del giorno dopo il caso del Parma.

Per quanto riguarda il sistema delle licenze, a partire dalla stagione 2015-2016 viene introdotto un indicatore di liquidità finalizzato a misurare la capacità dei club di far fronte agli impegni finanziari con scadenza entro un anno più a lungo termine l'obiettivo è il raggiungimento del pareggio di bilancio da parte dei club entro la stagione 2018-2019: a tal fine è stato previsto un sistema graduale di sanzioni che va da un'attività di monitoraggio (nel 2015-2016), al blocco della campagna acquisti (2016-2017) fino all'esclusione dal campionato (2017-2018).

Per quanto riguarda l'acquisizione di quote nei club non inferiori al 10% sono stati introdotti specifici requisiti di onorabilità e solidità finanziaria. "E' un consiglio federale storico perché si reintroduce un concetto diverso per quanto riguarda le licenze nazionali", ha detto il presidente della Figc, Carlo Tavecchio. "La filosofia è quella di curare un malato, possibilmente in maniera graduale, senza farlo morire".

Il nuovo indicatore di liquidità è calcolato attraverso il rapporto tra le attività e le passività correnti. In caso di mancato rispetto da parte dei club di tale indice nella misura minima che verrà stabilita, i club dovranno presentare un piano di rientro per non incorrere in sanzioni. "Oggi -ha spiegato Tavecchio- non siamo stati in grado di dare percentuali perché non possiamo fare analisi su bilanci arretrati di un anno. E in un anno può succedere di tutto e di più".

"Si apre una stagione di ristrutturazione", ha evidenziato il n.1 della Figc, secondo il quale "con questo nuovo sistema di monitoraggio andremo a conoscere anche situazioni interne a ogni singola società". A quello di liquidità si aggiungono poi altri due indicatori, quello di indebitamento e quello del costo del lavoro allargato, che rappresentano dei correttivi in positivo per ripianare l’eventuale carenza finanziaria determinata dal primo indice. "Se quella dei campionati è la madre di tutte le riforme questo è il padre, perché senza regole non si fanno i campionati", ha sottolineato Tavecchio.

"Il futuro del sistema calcio italiano credo che oggi abbia trovato almeno una strategia e un punto di arrivo. Visto che all'orizzonte mecenati e petrolieri non ce ne sono bisogna fare di necessità virtù". Per quanto riguarda i requisiti di onorabilità, chi vorrà acquisire una quota di almeno 10% di un club non dovrà essere incorso in alcuni reati come quelli puniti con una pena superiore ai 5 anni, oltre a quelli di truffa ed appropriazione indebita.

I potenziali acquirenti saranno inoltre sottoposti a una verifica antimafia, previo accordo di collaborazione tra federazione e ministero dell’Interno, e di solidità finanziaria. Il consiglio ha invece rimandato alla prossima riunione l'approvazione del nuovo sistema delle licenze nazionali per la serie B e la Lega Pro. Nel frattempo, ha reso noto Tavecchio, sul tema "si aprirà un tavolo di concertazione con Aic, Aiac, Federazione e leghe" interessate.

Non si è ancora affrontato il tema delle riforme dei campionati, ma Tavecchio è tornato anche oggi a battere su questo tasto: "La lealtà sportiva prevede un vincitore e non tre, un concetto disatteso completamente -ha detto-. Il target normale è di 16-18 squadre per tutte le attività, ma far capire a un sistema che questa è la filosofia madre è durissima, direi quasi impossibile perché ci sono situazioni incancrenite. Ho spiegato alle leghe che i campionati a 22 sono di difficile mantenimento e questo ora è oggetto di studio da parte delle leghe".

"Di sicuro -ha aggiunto- finito questo grosso impegno che da un mese ci vede quotidianamente occupati cominceremo l'attività su questo argomento: se questo concetto non passa entro il 30 giugno non può essere applicato a partire dal 2016-2017".

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