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Calcio: Allegri, solo con risultati potevo conquistare tifosi Juve

01 aprile 2015 | 16.52
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Il tecnico si è guadagnato la stima del popolo bianconero: "Sapevo che avrei avuto la possibilità di vincere. Di pressione ce n'è, ma è stimolante. Timori? Di non riuscire a entrare nel cuore della gente, perché avevo promesso di farlo con i risultati"

Massimiliano Allegri (foto Infophoto) - INFOPHOTO
Massimiliano Allegri (foto Infophoto) - INFOPHOTO

Lo scudetto è quasi vinto. Intanto, Massimiliano Allegri ha conquistato i tifosi della Juventus. E' ormai sbiadito il ricordo delle contestazioni che accolstero l'allenatore a luglio dello scorso anno, quando la Vecchia Signora fu costretta a rimpiazzare all'improvviso Antonio Conte.

"Ho perdonato lo scetticismo? Era giusto perdonare, credo sia stata una cosa normale quella che è capitata il 16 luglio. E' stato un fulmine a ciel sereno", dice Allegri rispondendo alle domande dei tifosi dal profilo Twitter della Vecchia Signora. Quando è arrivata la chiamata della Juve "ero molto, molto felice. Sapevo che avrei avuto la possibilità di vincere. Di pressione ce n'è, ma è stimolante". C'era anche un timore: "Di non riuscire a entrare nel cuore dei tifosi, perché avevo promesso di farlo con i risultati".

Come è riuscito a farsi apprezzare? "Solo con il lavoro e con il rispetto per i tifosi". E con i risultati. La Juve si avvia a vincere il quarto scudetto consecutivo, è ai quarti di finale di Champions e in semifinale di Coppa Italia. "Stiamo facendo un'annata buona che va conclusa ottimamente. Non abbiamo ancora vinto il campionato, non siamo ancora arrivati in fondo in Coppa Italia o in Champions", dice Allegri.

In Coppa Italia, in particolare, la strada è in salita dopo la sconfitta casalinga nella semifinale d'andata contro la Fiorentina. "La Coppa Italia manca da tanto e faremo di tutto per conquistarla. Possiamo ribaltare l'andata, siamo la Juve", afferma Allegri, che sinora ha ottenuto il massimo, o quasi, da una squadra già vincente ma evidentemente non sazia.

"Bisogna saper toccare le corde giuste, ma sono aiutato da un gruppo che ha fame di vincere sempre", spiega. Capitolo tattico: "I moduli contano relativamente, possiamo giocare a 3 o a 4 dietro e poi si cambia, ma sono dettagli". I requisiti fondamentali di una grande squadra sono altri: "Fame di vittorie, grande tecnica, fair play". Se dovesse definire la Juve in 3 parole? "Organizzata, presente, ambiziosa". Il pubblico dello Stadium non ha ancora assistito ad un giro di campo dell'allenatore: "Beh, magari se riuscissimo a vincere lo scudetto...".

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