La gara ciclistica in programma il 23 e 24 maggio in Toscana, aiuterà la Dynamo Camp, una struttura di terapia ricreativa che accoglie gratuitamente, per periodi di vacanza e svago, bambini e ragazzi affetti da patologie gravi e croniche, provenienti da tutta Italia
E' la prima e unica gara ciclistica dedicata alla raccolta fondi per uno scopo benefico. E' la Dynamo Bike Challenge, che si disputerà il 23 e 24 maggio in Toscana, tra le suggestive montagne del pistoiese, con percorsi per cicloamatori e cicloturisti per sostenere Dynamo Camp, una struttura di terapia ricreativa che accoglie gratuitamente, per periodi di vacanza e svago, bambini e ragazzi affetti da patologie gravi e croniche, provenienti da tutta Italia e in parte da Paesi esteri.
La terza edizione della Bike challenge è stata presentata oggi alla Sala Giunta del Coni, alla presenza di Giovanni Malagò, presidente del Coni, Renato Di Rocco, presidente della Federciclismo e da Vincenzo Manes, presidente di Fondazione Dynamo. "Mi piace quello che Vincenzo Manes fa, anche se, e me ne scuso, non sono ancora riuscito a visitare di persona il Dynamo Camp -ha detto Malagò-. Io penso che ogni persona che nella vita rappresenta qualche ruolo debba impegnarsi socialmente. Io cerco nel mio piccolo di dare un contributo e iniziative di questo tipo si sposano in pieno con la mia idea di sport e sociale. L'unica cosa che mi spiace è che non ci sia il patrocinio del Coni ma cercheremo di recuperare".
La corsa si disputerà nel week-end del 23 e 24 maggio ma la partecipazione alla gara inizia al momento dell'iscrizione, perché ogni ciclista, quando si registra, diventa fundraiser, coinvolgendo amici e conoscenti e impegnandosi a raggiungere il proprio obiettivo di raccolta. Dynamo bike challenge propone infatti un modello culturale che coniuga la partecipazione a un evento sportivo con la capacità di aggregare fondi per una causa sociale. Il modello è quello della Pan Massachussets Challenge, corsa con 35 anni di storia, 455 milioni di dollari raccolti per la ricerca contro il cancro e l'adesione di 5.500 ciclisti solo nel 2014.
"Non perdete l'occasione, venite a questa due giorni, perché Dynamo Bike challenge è una di quelle iniziative che meritano di essere sostenute e noi della Federazione lo facciamo molto volentieri -ha affermato Di Rocco-. Chi va in bicicletta affronta le difficoltà da solo, con la propria forza, le proprie gambe, la propria testa, per il proprio benessere. La partecipazione a questa gara significa farlo anche per chi ha più bisogno di noi". Nella prima edizione di Bike Challenge, nel 2013, sono stati 160 i ciclisti al via con una raccolta di 59.000 euro, mentre nel 2014 sono stati 511 i partecipanti che hanno aggregato donazioni, insieme alle sponsorizzazioni, per un totale di 175.000 euro.
Per l'edizione 2015 il numero è chiuso: 700 iscrizioni per le corse su strada, che nei due giorni saranno cinque, con diverse difficoltà, e 150 per la gara in mountain bike. Oltre alla quota di iscrizione, pari a 50 euro per i due giorni, il ciclista è impegnato per una raccolta minima di 50 euro e ad indicare l'obiettivo, sempre di raccolta che vuole raggiungere. Per chi non può montare in sella, poi è prevista anche la figura del ciclista virtuale, che partecipa solo alla raccolta fondi.
"Con i Dynamo Camp cerchiamo di combattere per il diritto alla felicità di bambini e ragazzi e con Bike Challenge vogliamo contribuire a sviluppare un modello che in Italia rappresenta ancora una sfida: la raccolta e aggregazione di fondi grazie all'impegno del singolo sportivo, in grado di determinare un sostegno sostanziale a progetti con finalità sociale", ha concluso il presidente di Dynamo bike challenge.