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Ciclismo: Giro d'Italia, Intxausti vince ottava tappa e Contador resta in 'rosa'

16 maggio 2015 | 17.56
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Il 29enne spagnolo della Movistar ha vinto la tappa con arrivo a Campitello Matese. Secondo Mikel Landa (Astana) e terzo Sebastien Reichenbach (Iam). Vai allo speciale

Lo spagnolo Benat Intxausti (Movistar) all'arrivo di Campitello Matese, vincitore dell'ottava tappa del Giro d'Italia (Foto Afp) - AFP
Lo spagnolo Benat Intxausti (Movistar) all'arrivo di Campitello Matese, vincitore dell'ottava tappa del Giro d'Italia (Foto Afp) - AFP

Il 29enne spagnolo della Movistar, Beñat Intxausti, ha vinto l'ottava tappa del Giro d'Italia con arrivo in salita a Campitello Matese. Secondo Mikel Landa (Astana) e terzo Sebastien Reichenbach (Iam). Resta in maglia rosa, anche se dolorante, lo spagnolo Alberto Contador con 4" di vantaggio su Fabio Aru, grazie agli abbuoni conquistati oggi sul percorso, e 22" su Richie Porte.

"Ero in fuga con ottimi corridori. Ci sono stati molti attacchi sulla salita finale, ma il mio è quello che ha avuto successo. Cercavo una vittoria di tappa e sapevo che oggi sarebbe stata una buona occasione. Ho avuto buone gambe tutto il giorno. Ho aspettato a partire negli ultimi quattro chilometri, poi ho spinto al 100%", dice Intxausti. "L'ammiraglia mi ha dato i tempi e io ho mantenuto fede nelle mie gambe. Amo il Giro, ora ho vinto due tappe e indossato per un giorno la maglia rosa. Mancano ancora molte tappe e spero che la squadra continui con il nostro momento positivo", aggiunge.

In vetta alla classifica, Contador archivia un'altra giornata positiva. "La mia squadra stava lavorando molto bene in fronte al gruppo e ho visto l'opportunità di guadagnare due secondi al traguardo volante. Due secondi sono due secondi, si soffre molto per guadagnare due secondi in una cronometro. Sulla salita finale sapevo che Aru e Porte avrebbero attaccato e ho risposto ai loro attacchi", dice il leader. "Non ero a mio agio in sella, si vedeva, ma è passata la giornata e sono felice. Vado a letto con il braccio immobilizzato e devo ricordarmi dell'infortunio senza fare movimenti bruschi", aggiunge lo spagnolo, condizionato dalla spalla malconcia. Domani nona tappa, da Benevento a San Giorgio del Sannio di 215 km.

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