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Calcioscommesse: 'Dirty Soccer', l'ultimo scandalo del pallone italiano

19 maggio 2015 | 16.01
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Il calcio del nostro paese è stato più volte scosso dalle inchieste delle varie procure. Da quelle del 1980 e del 1986, passando per 'Calciopoli' nel 2006, che ha visto la retrocessione in Serie B della Juventus, fino a 'Scommessopoli', a seguito delle indagini condotte dalla Procura di Cremona nell'ambito dell'inchiesta denominata 'Last Bet'

(Foto Infophoto}  - INFOPHOTO
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La nuova inchiesta sul calcioscommesse, denominata "Dirty Soccer" e coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, su incontri di Lega Pro e Serie D, è solo l'ultimo scandalo che ha colpito il calcio italiano.

Quello più famoso è 'Calciopoli', lo scandalo che ha investito il calcio italiano nel 2006, coinvolgendo diverse società professionistiche fra le più importanti, con la retrocessione in Serie B della Juventus, e numerosi dirigenti sia delle stesse società sia dei principali organi calcistici italiani, oltre ad alcuni arbitri e assistenti.

In ordine di tempo era però il terzo grande scandalo nella storia del calcio italiano, dopo quelli del 1980 e del 1986. Successivamente nel 2011 ci fu un ulteriore scandalo, mediaticamente soprannominato Scommessopoli, a seguito delle indagini condotte dalla Procura di Cremona nell'ambito dell'inchiesta denominata 'Last bet'.

Il 1 marzo 1980 Massimo Cruciani presenta un esposto accusando di truffa alcuni giocatori della Lazio, che lo avrebbero indotto a scommettere su diverse partite di Serie A truccate. La magistratura ordina una serie di arresti, la giustizia ordinaria assolve tutti gli indagati mentre quella sportiva usa la mano pesante: Lazio e Milan retrocesse in Serie B, penalizzazioni di 5 punti per Avellino, Bologna, Palermo, Perugia e Taranto oltre a squalifiche più o meno pesanti, come il presidente dei rossoneri Felice Colombo a vita, Enrico Albertosi 4 anni, Paolo Rossi 2 anni.

Nel 1986 una nuova inchiesta su un giro di scommesse nelle serie professionistiche italiane porta a diverse condanne: il Perugia viene escluso dalla C1 e retrocesso in C2 con due punti di penalizzazione, la Cavese è retrocessa in C2 con cinque punti di penalizzazione e il Vicenza (nonostante la promozione acquisita sul campo) non viene ammesso in Serie A mentre ad altri team come la Lazio, il Cagliari e il Palermo vengono tolti dei punti.

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