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Calcio: Scandalo Fifa, Platini 'sono disgustato e non ne posso più'

28 maggio 2015 | 15.17
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Il presidente della confederazione continentale incontra il numero 1 della Fifa: "Mi ha detto che è troppo tardi, il Congresso è imminente"

Michel Platini (foto Infophoto) - INFOPHOTO
Michel Platini (foto Infophoto) - INFOPHOTO

"Sepp, devi lasciare". Sono le parole che Michel Platini, presidente della Uefa, ha rivolto a Sepp Blatter. Il presidente della Fifa non ha intenzione di fare un passo indietro mentre la Federcalcio internazionale è travolta dalla bufera legata alle inchieste sulla corruzione ai massimi livelli. Blatter cercherà di ottenere il quinto mandato nel Congresso in programma domani.

"Ho preso l'auto e sono andato a parlare con il presidente della Fifa. Gli ho detto 'Sepp, da uomo a uomo, faccia a faccia... Lascia la Fifa'. Mentre gli parlavo, era toccato" dalle parole "perché mi sono rivolto a lui da amico", dice Platini. Il messaggio, ammette il dirigente francese, probabilmente non sortirà l'effetto sperato. Blatter "ha detto che è troppo tardi, perché il Congresso è in programma domani. So qual è la sua strategia: parlerà con i delegati, chiederà il loro voto e alla fine dirà 'è la democrazia'...". La Uefa non boicotterà il Congresso, come era stato ipotizzato ieri, e appoggerà la candidatura Ali bin Al-Hussein, l'unico rivale di Blatter. "Minimo 45-46 federazioni europee voteranno per il principe Ali". Sulla carta, il presidente uscente è strafavorito. "Può essere sconfitto? Penso di sì", dice Platini. "Prima di ieri, avrei detto no. Ma oggi, dopo tutto quello che è successo, credo che tanta gente sia d'accordo con me". Nel fronte della Uefa c'è anche la Figc guidata da Carlo Tavecchio: "Dopo i fatti successi, che sono sotto gli occhi di tutti e credo che abbiano turbato gran parte del mondo sportivo, non possiamo non considerare le valutazioni del presidente Platini che hanno raccolto l'unitarierà della Uefa e quindi comportarci conseguentemente", dice il presidente della Federcalcio.

E se Blatter dovesse vincere? "Se verrà confermato alla presidenza della Fifa ci riuniremo a Berlino per discutere il futuro delle nostre relazioni con la federazione mondiale. Saremo aperti a tutte le opzioni. Anche David Gill (vice presidente inglese della Fifa, ndr) ha detto che non vuole partecipare a un nuovo mandato. È possibile che anche altri non vogliano partecipare al comitato esecutivo", dice Platini. Incalzato sulle possibilità che la Uefa esca dalla Fifa, il transalpino risponde ironicamente: "O non parlo bene il francese o non parlo bene l'inglese". Poi aggiunge: "Of course", certamente. "La Uefa -evidenzia- prenderà le sue decisioni". Nessun rimpianto legato alla sua decisione di non presentarsi come avversario di Blatter: "Non rimpiango di non essere candidato perché non ho mai voluto combattere contro un amico come Blatter e in più non sono molto attirato dalla presidenza della Fifa. Mi piace quello che faccio nella Uefa, ho sempre pensato che magari mi sarei potuto candidare il giorno in cui non ci fosse stato più lui". Non tutto è da buttare, secondo Platini, della presidenza di Blatter: "Come tutti facciamo cose buone e altre meno, il suo bilancio è come altri. Penso che gli anni migliori siano stati all'inizio del suo mandato".

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