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Blatter lascia la Fifa. Abc e Nyt: "Anche lui nel mirino Fbi"

03 giugno 2015 | 08.54
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L'annuncio delle dimissioni in una conferenza stampa a sorpresa a Zurigo. L'ex calciatore brasiliano Zico sta valutando di entrare in corsa per la successione. Interpol inserisce sei esponenti della Fifa nella lista dei più ricercati per corruzione

Nella foto Sepp Blatter (Infophoto)
Nella foto Sepp Blatter (Infophoto)

"Non sento più l'appoggio del calcio". A pochi giorni dalla sua rielezione, al suo quinto mandato consecutivo al vertice della Fifa, Sepp Blatter lascia. Si dimette anche se resterà in carica fino a fine anno in attesa di nuove elezioni visto che, in base allo statuto, per indirle bisogna aspettare quattro mesi. Il consiglio si dovrebbe quindi tenere tra dicembre e marzo 2016. Una scelta, riportano Abc e New York Times, dettata dagli ultimi avvenimenti della bufera che ha travolto il mondo del calcio. A convincere il 79enne dirigente svizzero, presidente dall'8 giugno del 1998, a fare il passo indietro sarebbero state le pressioni subite dopo l'arresto di alti dirigenti della Fifa, accusati di corruzione. "Sono stato eletto, ma non sento più l'appoggio del calcio, per questo un nuovo presidente sarà rieletto" ha detto durante la conferenza stampa, convocata a sorpresa a Zurigo.

L'Abc e il New York Times danno, invece, un'altra spiegazione. Secondo fonti dei due media Usa lo stesso Blatter sarebbe indagato dall'Fbi con l'accusa di corruzione, dopo che nel mirino è finito il suo fedelissimo Jerome Valcke, segretario generale dell'organo di governo del calcio mondiale. Secondo fonti investigative statunitensi, riportate dal New York Times, Jerome Valcke è sospettato di aver trasferito illegalmente, infatti, 10 milioni di dollari nel 2008 all'ex vicepresidente Jack Warner. Denaro che il Sud Africa ha ammesso di aver speso come contributo e non come tangente per assicurarsi i mondiali nel 2010. Sul numero 2 della Fifa non è stata formulata per ora nessuna accusa.

Intanto oggi l'Interpol ha inserito i nomi di sei funzionari della Fifa, tra cui due ex esponenti e quattro dirigenti, nella lista dei più ricercati per estorsione e corruzione. "Su richiesta delle autorità degli Stati Uniti, l'Interpol ha inserito nella lista dei ricercati a livello internazionale per Jack Warner, Trinidad & Tobago, ex vice presidente della Fifa e membro del comitato esecutivo; Nicolas Leoz, paraguaiano, ex membro del comitato esecutivo della Fifa e presidente del Conmebol; Alejandro Burzaco, argentino, della Torneos y Competencias S.A., esperto di marketing; Hugo Jinkis e Mariano Jinkis, argentini, controlling principals della Full Play Group S.A; Joseph Margulies (anche chiamato Jose Lazaro), brasiliano, controlling principal del Valente Corp. e Somerton Ltd. esperto di diritti tv", spiega l'Interpol.

Iniziano anche a nascere delle possibili nuove candidature. L'ex calciatore brasiliano Arthur Antunes Coimbra, meglio noto come Zico, ha ammesso che sta valutando di entrare in corsa per la successione di Joseph Blatter alla presidenza Fifa. "Perché no? La mia vita è sempre stata legata al calcio", ha detto l'idolo del Flamengo e della nazionale brasiliana sul suo profilo facebook. "Una passione che ha esercitato con serietà e rispetto in Brasile e in altri paesi. A cena con Sandra ho pensato a questo. Mia moglie e i miei figli mi sostengono. Sono stato il Ministro dello Sport, ho esperienza con il mio club. Penso che il calcio venga prima della politica. Non ho ancora alcun supporto, ma la corsa è aperta a tutti e potrei diventare un candidato alla presidenza della Fifa. E' ancora un'idea... Chi lo sa?", ha detto il 62enne allenatore in India. Zico ha detto che la sua possibile candidatura non implica un'opposizione a un altro potenziale candidato alla guida della Fifa, l'ex calciatore francese e attuale presidente della Uefa, Michel Platini. "Non ha niente a che fare con Platini, che è un mio caro amico. E' una possibilità, perché ora chiunque può essere un candidato. In precedenza, questo sarebbe stato impossibile", ha aggiunto l'ex numero 10.

C'è chi invece pensa a Diego Maradona. Nicolas Maduro, ha chiesto una revisione della Fifa in seguito alle dimissioni del suo presidente, Joseph Blatter, dopo lo scandalo di corruzione che ha coinvolto alcuni membri dell'organizzazione, ed ha suggerito che sia un calciatore, come l'argentino Diego Maradona a presiederla. "Accogliamo con favore il processo di profondo cambiamento della Fifa e della Federcalcio venezuelana (FVF) e chiediamo che entrambe vadano nelle mani di calciatori, non a burocrati che vivono sulla corruzione. E' il momento per la giustizia", ha detto il presidente venezuelano riferendosi alla possibile rifondazione della Fifa, ma criticando l'intervento degli Stati Uniti. "Perché improvvisamente un procuratore di New York agisce prima delle elezioni della Fifa e fa arrestare delle persone dell'organizzazione per corruzione? Maradona ha denunciato la Fifa per decenni e lo hanno minacciato, lo hanno deriso. Maradona avrebbe dovuto essere il presidente della Fifa, la Fifa dovrebbe essere guidata da giocatori", ha detto Maduro.

"Aspettare il prossimo anno per eleggere il nuovo presidente della Fifa sarebbe estremamente problematico, bisogna accelerare il processo", è l'opinione espressa dal presidente della Federcalcio tedesca, Wolfgang Niersbach, che chiede rapide elezioni per trovare prima possibile un successore per Joseph Blatter. Niersbach individua nel presidente della Federcalcio olandese Michael van Praag, il successore ideale. "Per la sua esperienza professionale e per la sua integrità sarebbe perfetto". Niersbach conclude sperando che la Uefa "trovi l'unità su un candidato unico".

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