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Calcio: perquisizione in sede Figc a Roma

10 giugno 2015 | 11.17
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Il presidente federale: "Nessun problema di trasparenza"

Claudio Lotito (Infophoto) - INFOPHOTO
Claudio Lotito (Infophoto) - INFOPHOTO

Perquisizione nella sede della Figc a Roma da parte degli agenti della Digos nell'ambito di un'inchiesta della Procura di Napoli nella quale risulta indagato per tentata estorsione il presidente della Lazio, Claudio Lotito. La Federcalcio rende noto che "in relazione alle operazioni di indagini in corso, svolte dalla procura di Napoli, questa mattina il presidente della Figc, Carlo Tavecchio, è stato ascoltato in qualità di persona informata dei fatti" dal pm Vincenzo D'Onofrio, che ha coordinato le operazioni. Tavecchio "ha assicurato la massima collaborazione da parte della federazione". La Digos, rimasta in via Allegri per circa 9 ore, ha perquisito anche gli uffici anche del presidente federale, che non è indagato. Acquisizioni di documenti, a quanto si apprende, sono state effettuate anche nella sede della Lega Pro a Firenze. La Digos si è inoltre recata anche nella abitazione romana del presidente della Lazio e nella sede del club a Formello.

"In relazione all'indagine della procura di Napoli ho risposto a delle domande come persona informata dei fatti. Ci sono stati chiesti dei documenti, li abbiamo consegnati, non abbiamo nessun problema dal punto di vista della trasparenza e della correttezza", ha detto Tavecchio al termine della giornata rivolgendosi ai cronisti presenti in via Allegri.

"Da mesi sono oggetto di una campagna diffamatoria e calunniosa il cui fine è indubbiamente quello di ostacolare l'opera di risanamento del calcio, che sto contribuendo faticosamente a portare avanti, come dimostrato dai molteplici provvedimenti già adottati allo scopo di assicurare l'assoluta trasparenza del sistema", ha detto invece Lotito in una nota. "Consapevole di questo, mesi addietro, avevo appunto presentato presso la Procura di Roma una denuncia per diffamazione e calunnia. Confido che la magistratura, nella quale ho da sempre la massima fiducia, possa in breve tempo chiarire positivamente la mia posizione al fine di trasformare i miei accusatori in accusati", ha aggiunto.

L'inchiesta ha per oggetto la gestione della Lega Pro ed è scaturita dalla conversazione con Lotito, anche patron della Salernitana, intercettata dall'ex dg dell'Ischia Isolaverde, Pino Iodice. A gennaio scorso l'ex dirigente ischitano aveva registrato e diffuso alle testate giornalistiche una conversazione telefonica con Lotito nella quale venivano affrontati diversi argomenti, a partire dalla gestione della Lega Pro fino alla vendita dei diritti televisivi della Serie A. Il valore di questi, a detta di Lotito, era minacciato dalla possibile promozione di squadre "piccole" come Capri e Frosinone, all'epoca della telefonata in testa alla classifica di Serie B e poi effettivamente promosse in massima serie a conclusione del campionato.

Lo scorso 20 febbraio Iodice è stato ascoltato per circa tre ore dai pm della Procura di Napoli in qualità di persona informata sui fatti: in quell'occasione l'allora direttore generale dell'Ischia, poi dimessosi dall'incarico a inizio giugno, ha consegnato ai magistrati la registrazione della conversazione telefonica con Lotito. La Procura aprì un'indagine conoscitiva, culminata questa mattina con la perquisizione della sede della Federcalcio a Roma.

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