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Prandelli: "Si fa fatica a vedere un futuro per la Nazionale"

31 agosto 2015 | 13.12
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Prandelli:

"Si fa fatica a vedere un futuro per la Nazionale". Sono le parole dell'ex ct dell'Italia, Cesare Prandelli, a Radio Anch'io Sport su RadioUno. "I club hanno troppo potere, hanno interessi esclusivamente economici, non sportivi e quindi io sono molto pessimista. L'ho detto 4 anni, l'ho provato e vissuto sulla mia pelle, interessa solo quando ci sono gli Europei e i Mondiali, il cammino e la programmazione non c'è, non c'è la voglia di risanare questo calcio che è malato perché se non riusciamo a produrre i nostri giocatori e vedere i giovani giocare, con tanti stranieri vuol dire che qualche problema ce lo abbiamo. Futuro? C'è difficoltà a vederlo. Un futuro puoi vederlo quando i nostri ragazzi crescono, se hai una programmazione di 4-8 anni allora vedi un futuro", aggiunge Prandelli.

Il tecnico non vede soluzioni all'orizzonte a meno che l'Italia non imiti la Germania. "Se tutti pensassero che la squadra più importante in Italia sia la Nazionale avremmo risolto tutti i problemi, potresti programmare il futuro con le società". Poi l'ex ct ha parlato di Antonio Conte. "Non puoi dire di no alla nazionale, quando mi ha chiamato Abete in un secondo ho detto si, non puoi rifiutare la nazionale, è una responsabilità, se hanno intravisto in te la figura importante lo devi fare, Conte sa le difficoltà che andrà ad incontrare però sono anche grandi sfide, meravigliose, l'augurio che posso fare è che possano trovare maggiore collaborazione con la Lega".

Prandelli è tornato poi a parlare del Mondiale in Brasile e delle sue dimissioni. "In Brasile mi sono assunto tutte le responsabilità, soprattutto le mie, perché l'impianto tecnico non ha funzionato, non un giocatore o un reparto: se col Costa Rica non riusciamo a creare occasioni da gol vuol dire che l'impianto tecnico non ha funzionato anche se con l'Inghilterra aveva funzionato benissimo".

"Tornassi indietro mi dimetterei? Non so, c'era una situazione particolare, il presidente Abete ha vissuto momenti impegnativi, io sono legato in maniera straordinaria a questa persona e mi sembrava giusto assumermi tutte le mie responsabilità, in quel momento mi sentivo responsabile della situazione tecnica", la risposta di Prandelli che ha vissuto appieno la sua esperienza azzurra. "Sono stati 4 anni meravigliosi, indimenticabili. La nazionale è qualcosa che va al di là di tutto. Dopo il mondiale ho ricevuto tantissime proposte, tutte all'estero e le sto valutando, senza fretta come ho fatto con il Galatasaray, senza l'ansia di tornare velocemente, ma ho voglia di tornare e molte motivazioni".

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