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Thohir lancia l'Inter: "Scudetto? Perché no"

04 settembre 2015 | 15.12
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Erick Thohir (Infophoto) - INFOPHOTO
Erick Thohir (Infophoto) - INFOPHOTO

"Gli obiettivi per la stagione dell'Inter? La nostra dimensione è la Champions League, quindi tornarci. Ma l'ha detto anche Mancini: siamo l'Inter e dobbiamo puntare al massimo, quindi perché non puntare allo scudetto? Non è facile certo, la Juventus sono anni che domina nel campionato italiano ma noi lavoriamo anche per questo, cercando di fare sempre del nostro meglio". Lo ha dichiarato il presidente dell'Inter, Erick Thohir, in un'intervista a Bola quando si trovava a Bali in occasione del 12esimo anniversario dell'Inter Club Indonesia. Non è mancato poi un commento sulla sessione di mercato: "Questa è la squadra di qualità che volevamo costruire, anche con Massimo Moratti, affinché l'Inter possa essere competitiva in Serie A e tornare in Champions League. Roberto Mancini ha il nostro pieno supporto. Ma abbiamo anche bisogno che i tifosi ci supportino sempre nel corso della stagione, quando le partite vanno bene ma pure quando può capitare che questo non accada. In casa nostra, a San Siro, prima di tutto", ha aggiunto Thohir.

"A proposito del mercato, ci tengo a sottolineare che le nostre sono sempre decisioni collettive, non solo del presidente o solo del tecnico o solo della dirigenza. Il calcio è un lavoro di squadra. Può capitare che ognuna di queste componenti suggerisca delle idee e che magari possano essere diverse: alla fine le scelte però sono condivise e sono tutte per il bene del club. Ora la squadra ha diverse soluzioni e tutti giocatori di qualità, alcuni che c'erano già prima e su cui abbiamo deciso di puntare, altri che sono arrivati a rinforzare il gruppo con il mercato". Grande importanza poi per i tifosi nerazzurri in tutto il mondo. "I nostri tifosi per noi sono importantissimi, sono parte della nostra famiglia. I tifosi sono il sangue che dà linfa al nostro club. Il management è il cervello, i giocatori sono i muscoli. La combinazione di queste tre parti è fondamentale. E quando dico che i tifosi sono importanti non penso solo a quelli italiani ma a quelli di tutti il mondo. In Indonesia, per esempio, ce ne sono 15 milioni", ha sottolineato il magnate indonesiano.

"Quelli in Italia hanno la possibilità di andare allo stadio e seguire la squadra da vicino, ma per tutti gli altri dobbiamo costantemente pensare a come coinvolgerli anche se da lontano. Possiamo farlo attraverso le nuove tecnologie ma anche attraverso eventi, come per esempio questo a Bali con una leggenda come Youri Djorkaeff o il tour in Cina di questa estate o la visita di Javier Zanetti sempre in Cina. O attraverso realtà per noi importantissime, come Inter Campus, che con attività in tutto il mondo porta il sorriso ai bambini che più ne hanno bisogno. Poi a volte accadono cose speciali, come nel caso di Murillo, che da piccolo frequentava un Inter Campus e ore è uno dei nostri difensori. Tante facilities per i tifosi stiamo cercando poi di crearle anche allo stadio: la Tribuna Family è uno degli ultimi esempi, per vivere la partita in maniera esclusiva, divertente e in sicurezza".

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