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Insigne: "Io con la maglia n.10? Non scomodiamo Maradona"

06 ottobre 2015 | 16.29
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Lorenzo Insigne (Infophoto) - INFOPHOTO
Lorenzo Insigne (Infophoto) - INFOPHOTO

"La maglia numero 10? Non bisogna scomodare Maradona perché è stato il più forte di tutti i tempi, col Milan ho fatto il mio secondo gol su punizione col Napoli ma non si devono fare paragoni. Se ci sarà l'opportunità di vestire la maglia numero 10 sarà un peso ma soprattutto una bella emozione per me ma per il momento sto bene col 24 e la 10 la possiamo lasciare nel cassetto". E' la replica di Lorenzo Insigne a chi in questi giorni ha affermato che l'attaccante azzurro merita la maglia numero 10 che fu di Maradona.

"E' ancora presto dopo 7 partite per parlare di scudetto, ora abbiamo cominciato a fare bene ma dobbiamo andarci cauti -prosegue l'azzurro nella conferenza stampa tenuta a Coverciano dove è in ritiro con la Nazionale--. Questo è un campionato più equilibrato rispetto a quelli precedenti. La Fiorentina (prossimo avversario del Napoli dopo la pausa ndr) sta giocando bene, il mister Sarri parlerà alla squadra dell'importanza della partita, cercheremo di dare il massimo come in tutte le partite".

"Da piccolo ho fatto grandi sacrifici, la mattina lavoravo come ambulante e mi allenavo col Napoli. C'è sempre stata una grande allegria a casa anche se non avevamo niente. Sono molto contento ma credo che questo sia un punto di partenza perché non ho ancora fatto nulla, spero di migliorare ancora di più -prosegue Insigne-. Ho sempre dato la mia disponibilità alla società per rimanere il più a lungo possibile a Napoli, ho sempre sognato di giocare con questa maglia, ci sono riuscito e penso di aver meritato la fiducia dei tifosi anche se all'inizio ho avuto qualche problema con la tifoseria ma è tutto passato".

Capocannoniere del Napoli con 5 reti, Insigne non sembra sentire la pressione. "Vado sempre in campo per divertirmi poi non ho nessun peso perché mi sto divertendo e spero di dare una mano anche in Nazionale se il mister mi chiamerà in causa -prosegue l'attaccante che torna a parlare del nuovo tecnico del Napoli Sarri-. Non abbiamo mai dubitato del suo valore, non ha mai allenato una grande piazza ma l'annos corso l'Empoli giocava bene a calcio. Come tutti i grandi si può sbagliare, ha cambiato modulo e questo ha portato i grandi benefici che vediamo".

"Non ho mai pensato di lasciare la squadra, se ho reagito è perché ci tengo a far bene con questa maglia -prosegue l'attaccante che a Coverciano dove è in ritiro con la Nazionale parla del momento buio dell'infortunio e dell'arrivo di Sarri-. Quello è stato un brutto periodo, l'importante è che non mi sono mai abbattuto. Col mister sono partito da trequartista, ci ho parlato e gli ho detto che non avevo problemi con la posizione in campo, l'importante è dare il 100%. Ringrazio il mister per l'opportunità di andare in Nazionale e spero di ripagarlo, ora col 4-3-3 mi trovo bene, non ho problemi".

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