"Aver indossato la maglia azzurra da calciatore e diventare ct della nazionale è un privilegio unico, una soddisfazione enorme, e una gioia veramente grande. La maglia azzurra non credo debba essere spiegata a nessuno e chi non la capisce è inadatto e inopportuno, ma posso contare su ragazzi che ne incarnano lo spirito e questo è molto importante". Sono le parole del ct della nazionale azzurra, Antonio Conte, alla presentazione della nuova maglia azzurra della Puma a Palazzo Vecchio di Firenze.
Poi Conte in conferenza stampa a Coverciano ha bacchettato Lorenzo Insigne e Domenico Berardi che invece questo attaccamento ai colori della nazionale non lo hanno dimostrato: "Insigne e Berardi sono rimasti a casa per scelta tecnica. Voglio gente con valori straordinari per fare qualcosa di straordinario, giocatori che sentano la maglia azzurra come una seconda pelle. Ho sempre detto che avrei voluto che questa squadra rendesse orgoglioso il popolo italiano, che desse emozioni positive. Ho sempre detto che avrei guardato gli atteggiamenti in campo e fuori dal campo, che avrei guardato la voglia e la passione con cui si viene qui. Sono concetti ormai noti ma è giusto ribadirli. C'è chi lo ha capito subito, chi dopo e chi piano piano li sta capendo".
Infine il ct ha socchiuso la porta della nazionale ad Andrea Pirlo : "Ho una stima immensa di Pirlo ma lui si avvicina ai 37 anni e devo iniziare a guardarmi intorno e pensare all'ipotesi di una nazionale senza di lui"."Era previsto che non ci fosse per queste due amichevoli con Belgio e Romania perché ha smesso da più di due settimane di giocare -ha aggiunto Conte-. A marzo riprenderà il campionato in America e farò le mie valutazioni sperando che da Andrea arrivino risposte importanti".
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