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Allegri e la sfida col Napoli: "Sarà una gara importante ma non decisiva"

12 febbraio 2016 | 13.13
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 Massimiliano Allegri (foto Afp) - AFP
Massimiliano Allegri (foto Afp) - AFP

"Il Napoli è in un'ottima condizione, sta facendo molto bene, sarà una partita sicuramente bella dal punto di vista tattico e tecnico, questo non vuol dire che sarà una partita che deciderà il campionato, dopo ce ne saranno altre tredici e quindi ci saranno altri 39 punti a disposizione". Partita importante ma non fondamentale, frena sulla posta in palio nel match clou della 25esima giornata in programma al J-Stadium il tecnico bianconero Massimiliano Allegri pronto ad ospitare la capolista.

"Per quanto riguarda la pressione, d'ora in avanti ci sono 14 partite, tolta quella di domani ne rimangono 13, è normale che più si va avanti e più c'è più pressione perché c'è l'obiettivo di fare delle vittorie per raggiungere l'obiettivo finale che per noi è quello che conta, ovvero il 16 maggio essere davanti a tutte le altre -prosegue il tecnico livornese-. Sarà è una partita che andrà affrontata con tutta la serenità del caso, senza ansia da risultato, sapendo che dobbiamo fare una grande prestazione per avere ragione del Napoli. A Napoli giocammo una grande partita dove subimmo due gol su due errori".

"Sinceramente non l'ho ancora preparata la gara, giochiamo domani quindi abbiamo ancora un po' di tempo, anche troppo. Il Napoli sta facendo un grande campionato, ha 56 punti, quindi sta dimostrando tutto il suo valore -evidenzia Allegri-. Noi rispetto a loro siamo sulla stessa linea dell'anno scorso, perché al momento abbiamo tre punti in meno rispetto all'anno scorso, abbiamo due punti in meno di loro e in questo momento lo scontro diretto dell'andata è quello che fa la differenza".

Parlando dei singoli, Allegri non può esimersi dal parlare del capocannoniere della Serie A coi suoi 24 gol Gonzalo Higuain: "Sta facendo il miglior campionato della carriera con una media gol straordinaria, se la terrà finirà a 40 gol. Sarà difficile marcarlo ma il Napoli non è solo Higuain, c'è pure chi gli dà palla. Sono una squadra di grande levatura tecnica, a metà campo e in avanti hanno grande giocatori e stanno giocando bene anche come squadra. Higuain è il finalizzatore del gioco della squadra ma sono molto ordinati anche in fase difensiva. Poi il singolo esalta il collettivo e viceversa".

E sulle voci che arrivano da Oltremanica che lo vorrebbero al Chelsea la prossima stagione aggiunge: "Il futuro non destabilizza nessuno, sono alla Juve e sto bene qui. Non c'è niente di vero in quello che si scrive, cosa devo smentire?". Per quanto riguarda l'11 anti-Napoli da schierare al J-Stadium Allegri spiega: "Difesa a tre, difesa a quattro, quella che sarà, ho ancora due allenamenti, quello di oggi e quello di domani mattina per valutare e decidere anche su tutta la gestione della partita. Sarà una bella sfida tra due squadre che si contenderanno lo scudetto fino alla fine ma non credo che chi è dietro sia tagliato fuori. Servirà equilibrio, pazienza e calma da qui alla fine del campionato".

"Zaza rientrerà dopo la squalifica, potrebbe essere della partita: o giocherà lui o Morata al fianco di Dybala. Khedira oggi proverà con la squadra e vedremo se sarà in condizione per giocare mentre Mandzukic, Asamoah e Chiellini sono fuori. Caceres purtroppo ha finito la stagione. Gli altri stanno bene -chiarisce Allegri-. Le assenze non mi preoccupano, mi spiace che non ci siano dei giocatori che mi obbligano a fare delle scelte. Siamo comunque in abbondanza e chi andrà in campo sarà in grado di fare una grande partita".

Tra i difensori Allegri passa poi a parlare del giovane Rugani che in molti vorrebbero vedere in campo: "E' bravo e giovane, è arrivato avendo 4 difensori davanti tra i più forti d'Europa, gli va dato il tempo di crescere e di giocare. E' passato a un modulo molto diverso, non gli vanno messe pressioni addosso -conclude il tecnico toscano-. La Juve è partita abbastanza male cambiando molti giocatori, abbiamo una squadra giovane, a Frosinone avevamo 5-6 giocatori nati tra il '91 e il '94. Non so come finirà ma la Juve avrà sicuramente un futuro per i prossimi anni con questi giocatori. La pressione sugli arbitri? Non riguarda me, difficilmente parlo degli arbitri. Credo che gli italiani siano i migliori che ci sono, posso solo parlare della partita e non posso essere responsabile di quello che dicono gli altri. Ovvio che meno se ne parla e meno pressione gli si mette con meno possibilità che sbaglino".

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