"Ieri e' stata una giornata di sport molto importante, ma tutta la atletica italiana e il mondo della marcia ne escono rafforzati perché questo è un mondiale organizzato in quattro mesi, in cui abbiamo dato dimostrazione di saper fare bene le cose. Ho parlato a lungo con la Iaaf, ci hanno fatto i complimenti. Lo scenario di Caracalla, il viale e lo stadio credo siano stati unici. L'Italia esce con 4 uomini tra i primi otto e abbiamo vinto un oro a squadre. Siamo a maggio 2016 e l'anno scorso, ad agosto, uscivamo con le ossa rotte da Pechino. Schwazer? Una grande storia di sport".
È questo il commento del presidente del Coni, Giovanni Malagò, sui mondiali di marcia di ieri a Roma che hanno visto trionfare l'azzurro Alex Schwazer e la squadra azzurra. "Ha detto prima Ranieri: l'anno scorso sono stato esonerato dalla Grecia perché non mi sono qualificato agli Europei e oggi sono considerato un idolo. Non ero un brocco all'epoca e non sono un fenomeno oggi. Questa è la parabola dello sport", ha aggiunto Malagò prendendo ad esempio il tecnico del Leicester, Claudio Ranieri.
