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Calcio: Conte, certo di aver convocato i 30 che danno maggiori garanzie

24 maggio 2016 | 16.55
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Il ct dell'Italia, Antonio Conte
Il ct dell'Italia, Antonio Conte

"Abbiamo lavorato per arrivare con idee ben chiare. Sono certo di avere i 30 che danno le migliori garanzie al netto degli infortuni". Il ct dell'Italia, Antonio Conte, riassume così le preconvocazioni per gli Europei di Francia annunciate ieri.

Nella lista definitiva che porterà il numero della rosa da 30 a 23, il tecnico azzurro dovrà tagliare alcuni giocatori ma le idee nella testa di Conte sono già consolidate: "Ho un progetto ben preciso, oggi potrebbero essere 24 o 25. Sono ancora 30 i giocatori e bisogna ancora scremare, siamo arrivati a questo numero per via anche di infortuni e scelte tecnico-tattiche, ho scelto con la mia testa pensando di portare i migliori in questo momento. So bene che è difficile trovare tutti d'accordo ma ho scelto in base al mio credo, a quanto fatto negli ultimi due anni e pensando all'Europeo".

"In questo momento ci sono dei ballottaggi, 2, al massimo 3. Le idee sono molto chiare e sono abbastanza sereno -sottolinea Conte in conferenza stampa a Coverciano-. Questa settimana lavoreremo valutando le condizioni di Montolivo e Motta, sono qui perché non vogliamo lasciare niente al caso e capire l'entità dell'infortunio e quanto serve per recuperare. Ho bisogno di gente che lavora, è inevitabile che sarà importante che riprendano molto velocemente".

"Oggi ai miei calciatori chiedo di essere dei sognatori e pensare a qualcosa di bello e possibile. Sicuramente la fortuna non è in questo momento dalla nostra ma speriamo possa girare durante il torneo -prosegue Conte che a causa dei diversi infortuni che hanno colpito gli azzurrabili Conte dovrà fare di necessità virtù: "Comunque ci deve essere un piano, bisogna essere sempre pronti a qualsiasi evenienza, ho già detto che gli infortuni di Verratti e Marchisio hanno un po' alterato alcune situazioni, adesso ci sono questi intoppi di Montolivo e Motta ma dovremo esser bravi a trovare soluzioni adeguate".

Tra i giocatori che il ct ha lasciato a casa c'è Pirlo: "Con Andrea ci siamo sentiti, abbiamo parlato. Avevo comunque la necessità di sentire, ho mandato persone in America a valutare lui e Giovinco. E' chiaro che quando si fa una scelta del genere si deve mettere in preventivo che comunque in termini di calcio puoi pagarne delle conseguenze. Non abbiamo lasciato nulla al caso, chi pensa diversamente sbaglia".

"Ci sono sempre scelte dolorose, per esempio Acerbi è un giocatore che avrei voluto portare come De Silvestri, lo stesso Soriano è stato con noi per tutto il tempo". In rosa c'è invece Lorenzo Insigne: "Non è sbagliato pensarlo per caratteristiche e qualità tecniche simile a Giovinco, nel 4-3-3 giocava esterno". Tra i reparti che danno le maggiori garanzie c'è quello difensivo caratterizzato dal blocco dei campioni d'Italia: "La difesa è il blocco Juve, credo che rappresenti una certezza da cui partire. Ho lavorato tanti anni con questi ragazzi e credo possano trasmettere e dare una spinta importante in virtù di cinque anni di grandi successi. E' importante che si provi a bissare quei successi anche in Nazionale".

Sull'atteggiamento da tenere in ritiro Conte aggiunge: "Sono molto concentrato, la preoccupazione credo sia nociva, un allenatore non deve mai trasmettere ansia o stati d'animo non buoni perché sarebbero messaggi negativi alla squadra ed è la cosa peggiore in assoluta. Voglio trasmettere determinazione e grande ferocia".

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