cerca CERCA
Giovedì 18 Aprile 2024
Aggiornato: 14:31
10 ultim'ora BREAKING NEWS

E' morto Muhammad Ali, 'il più grande'

04 giugno 2016 | 07.28
LETTURA: 7 minuti

AFP PHOTO / - - AFP
AFP PHOTO / - - AFP

Muhammad Ali, considerato uno dei più grandi pugili di tutti i tempi, è morto sabato in un ospedale di Phoenix all'età di 74 anni (FOTO). Il tre volte campione dei pesi massimi era stato ricoverato giovedì per problemi respiratori. Secondo il comunicato rilasciato al momento del ricovero, le sue condizioni erano buone e ci si aspettava che restasse un breve periodo di tempo in ospedale. Tuttavia, nelle ultime ore, la sua salute è peggiorata drasticamente, fino alla sua morte in ospedale, dove aveva vicino a sé l'attuale moglie e quattro delle sue figlie. Il tweet di Hana:"Per 30 minuti il suo cuore ha continuato a battere"

I funerali di Muhammad Ali venerdì prossimo a Lousville, in Kentucky, la città dove era nato il 17 gennaio del 1942. Lo ha annunciato in una conferenza stampa il suo portavoce, precisando che la cerimonia per Ali, che era "un cittadino del mondo", saranno aperti a tutti e discorsi saranno tenuti dall'ex presidente Bill Clinton, dall'attore Billy Crystal e dal giornalista Bryant Gumbel.

Ali, che si è ritirato dalla boxe nel 1981, soffriva del morbo di Parkinson, e negli ultimi anni aveva subito diversi ricoveri. Al di là dei tre titoli dei pesi massimi, Ali si è anche consacrato campione olimpico ai Giochi di Roma 1960, quando ancora si chiamava Cassius Clay, il nome che abbandonò dopo essersi convertito al'islamismo nel 1964, mesi dopo aver vinto per la prima volta il titolo mondiale. Dotato di una boxe elegante, provocatoria e spettacolare, Ali è considerato da molti analisti come il miglior pugile di tutti i tempi. Oltre alla sua grande boxe, Ali è stato anche un attivo difensore dei diritti delle minoranze negli Stati Uniti.

Le sue sfide con Sonny Liston, Joe Frazier e Ken Norton sono diventate dei classici, come anche quella con George Foreman nello Zaire, davanti a 60.000 spettatori, forse il più emblematico incontro della storia della boxe. Nel 1964, ad appena 22 anni, Ali ha vinto per la prima volta il titolo mondiale battendo per ko Liston all'ottava ripresa, giusto quello che aveva previsto in una delle sue uscite spavalde. Prima di quell'incontro ha consegnato alla storia una delle sue frasi più celebri: "Vola come una farfalla, pungi come un'ape", in relazione al suo stile, per colpire e schivare i gli affondi del suo avversario.

Tuttavia, al culmine della sua carriera, gli è stato richiesto di arruolarsi per il servizio militare. Per il suo rifiuto per motivi religiosi e la forte opposizione alla guerra in Vietnam, gli è stata revocata la licenza e non gli è stato consentito di lottare per tre anni e mezzo. Fino a quel momento aveva avuto un record di 29 vittorie con 22 ko.

Nel 1970 è tornato sul ring e un anno dopo ha perso ai punti in una incontro in 15 riprese contro Frazier, in una sfida epica. Dopo quella sconfitta, ha giurato vendetta ed è tornato ad allenarsi come prima. Nel 1974, è arrivato il momento dell'attesissima rivincita con Frazier dove Ali ha riconquistato il titolo mondiale vincendo quello che è stato pubblicizzato come 'The Rumble in The Jungle' ("La rissa nella giungla"), lo storico incontro disputato il 30 ottobre 1974, allo Stade Tata Raphaël di Kinshasa in Zaire dove ha battuto Foreman.

Dal 1976 la velocità di Ali cominciò a diminuire, probabilmente a causa dell'avanzare dell'età, e dal 1977 non riuscì più a mettere Ko i suoi avversari. Un segnale dell'evidente declino di Ali fu la vittoria unanime ai punti (anche se molto deludente) contro Alfredo Evangelista, un pugile poco dotato.

Nel 1977 Ali affrontò Earnie Shavers, battendolo per decisione unanime ai punti in un incontro spettacolare, mentre nel 1978 perse il titolo per decisione non unanime ai punti contro Leon Spinks, il quale perse subito dopo il titolo WBC per essersi rifiutato di combattere contro Ken Norton, contendente numero uno a quel tempo per il titolo unificato. Ali vinse per decisione unanime ai punti la rivincita contro Spinks, riottenendo il titolo WBA, ma subito dopo annunciò il suo ritiro.

Ritornò nel 1980 per tentare di riconquistare il titolo WBC contro Larry Holmes, ma perse per getto della spugna alla decima ripresa. Combatté per l'ultima volta l'11 dicembre 1981 contro Trevor Berbick e perse per decisione unanime ai punti dopo dieci round. In quel combattimento Ali apparve molto lento nei movimenti e il suo allenatore Angelo Dundee notò che parlava più lentamente del solito: erano i primi sintomi della Sindrome di Parkinson. Su 61 incontri disputati, vanta un record di 56 vittorie, 37 delle quali per Ko. Ha perso per Ko una sola volta.

Ritiratosi definitivamente dall'attività agonistica nel 1981, nel 1984 gli fu diagnosticato il morbo di Parkinson, e commosse il mondo apparendo come ultimo tedoforo alle Olimpiadi di Atlanta del 1996; in quell'occasione gli fu anche riconsegnata la medaglia d'oro vinta a Roma nel 1960, poiché si narra che abbia gettato l'originale in un fiume come plateale gesto di protesta verso il suo Paese e la perdurante discriminazione razziale: di ritorno in patria dopo i fasti romani, un ristoratore si rifiutò infatti di servirlo, perché nero.

In lutto per la morte di Ali non è solo il mondo dello sport. Bill Clinton , che parlerà al suo funerale, lo ricorda a nome suo e della moglie: "Nel corso del tempo, lo abbiamo visto coraggioso sul ring, fonte di ispirazione per i giovani, pieno di compassione nei confronti delle persone bisognose e forte e di buon umore nel portare il peso delle sfide rappresentate dalla sua salute". Per l'aspirante candidato democratico alla Casa Bianca, Bernie Sanders, "Muhammad Ali è stato il più grande, non solo un atleta straordinario ma un uomo di grande coraggio ed umanità". L'omaggio alla figura del pugile è arrivato anche da Donald Trump: "Un campione veramente grande e una persona meravigliosa. Mancherà a tutti".

Anche il premier Matteo Renzi, in un tweet, ricorda la leggenda del pugilato: "La velocità e la forza, la lunga battaglia per i diritti civili e quella contro la malattia, ci mancherà #MuhammadAli".

I 10 migliori knockouts /Video

Ali vs Foreman, la sfida epica /Video

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza