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Lettera di Pjanic alla Roma: "Vi comunico che vado alla Juve"

11 giugno 2016 | 11.46
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Miralem Pjanic (foto AFP) - AFP
Miralem Pjanic (foto AFP) - AFP

Non è la Roma che voleva vendere Pjanic alla Juventus, è lui che ha comunicato di volere andare via. Ad affermarlo è il dg giallorosso Mauro Baldissoni, intervenuto questa mattina a Roma Radio per smentire quelle che definisce le "sciocchezze" circolate sull'imminente cessione del centrocampista bosniaco al club bianconero.

A sostegno della tesi del club, Baldissoni ha fatto leggere in diretta il testo della lettera inviata due giorni fa da Pjanic al club e con la quale il giocatore comunicava alla società la sua volontà di liberarsi attraverso la clausola per andare alla Juventus.

"Con la presente -si legge nella missiva- comunico di volermi avvalere del diritto di essere trasferito ad altra società, come da accordi tra noi intercorrenti. Vi comunico inoltre la mia disponibilità a regolare il 20% di mia spettanza dell'ammontare del prezzo di trasferimento direttamente con la società che acquisisce il diritto alle mie prestazioni sportive che, nell'occasione, vi comunico essere la Juventus. Vi ringrazio e prego di prendere contatto per l'espletamernto delle formalità contrattuali necessari. In fede, Miralem Pjanic".

"Ecco, in questa città siamo costretti a tirare fuori documenti privati per smentire sciocchezze che troviamo sui giornali. Non per difendere noi stessi, la società o chi ci lavora, ma per difendere i tifosi della Roma che vengono avvelenati quotidianamente, anche in maniera estremamente maliziosa quindi pericolosa", ha poi evidenziato Baldissoni, prima di soffermarsi sulle voci secondo cui Pjanic avrebbe confidato a un amico su whatsapp che sarebbe stata la Roma a chiamare la Juventus per venderlo.

"Io -ha aggiunto- ho parlato con il ragazzo che mi ha detto che non parla mai con i giornalisti. Io gli ho detto che forse l'aveva scritto a un amico. Lui mi ha detto che non crede di aver mai scritto nulla di simile a qualcuno, perché ovviamente è falsa. Gli ho detto di pensarci, che magari per difendersi dagli insulti di qualcuno, perché il ragazzo è stato insultato, può aver avuto la tentazione di uscirne dicendo questa cosa. Lui mi ha detto che non è così, ma può anche essere successo".

"Ma -ha sottolineato- bisogna cambiare atteggiamento, non si può vivere in un clima di questo tipo. Ci sono degli accordi: un giocatore può scegliere di non rinnovare il contratto e andarsene a parametro zero, come avrebbe potuto fare Pjanic due anni fa quando abbiamo rinnovato inserendo questa clausola su sua richiesta. E' legittimo che qualcuno possa esercitare una clausola e che possa essere oggetto di una trattativa normale. Se questo diventa oggetto di insulti e minacce...". Poi ha concluso: "Il presidente Pallotta non lo voleva vendere, ma anche recentemente ha affermato che Pjanic ha una clausola e non dipende più da noi. Va via perché è legittimo utilizzare questi accordi, ma la realtà diventa che il presidente dice bugie. E non è così".

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