cerca CERCA
Martedì 16 Aprile 2024
Aggiornato: 18:22
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Calcio

La dura vita delle neopromosse in A tra cessioni e rose rinnovate

05 luglio 2016 | 17.11
LETTURA: 4 minuti

 - FOTOGRAMMA
- FOTOGRAMMA

Cagliari, Crotone e Pescara alla prova della Serie A, per le neopromosse un ingresso nella massima serie che si prefigura una strada in salita se è vero, come confermano i dati, che le new entry in A negli ultimi anni hanno spesso rivoluzionato le rose a disposizione con una media di 28 movimenti: 16 acquisti, prestiti inclusi, e 12 cessioni. Un risultato nettamente al di sopra di quello della media europea che oscilla fra le 15 e le 20 operazioni totali tra Francia, Germania, Inghilterra e Spagna.

"Bisogna vedere e valutare situazione per situazione. Si deve valutare se è il caso di cambiare per cambiare, investendo soldi, alle volte è meglio continuare con la propria rosa", spiega all’Adnkronos Eugenio Fascetti il tecnico viareggino che in carriera ha ottenuto 5 promozioni in Serie A con Lecce (1984-1985), Lazio (1987-1988), Torino (1989-1990), Verona (1990-1991), Bari (1996-1997) e una promozione in Serie B con il Varese nella stagione 1979-1980.

“Sulla carta è dura per le neo promosse ma il Crotone è qualche anno che non sbaglia un colpo, il Pescara a me è piaciuto molto anche se ha perso Lapadula. Vedo bene anche il Cagliari”, prosegue Fascetti.

Per quanto riguarda l’ultima stagione, due delle tre neopromosse sono immediatamente retrocesse, un caso più unico che raro, è infatti la prima volta che accade da quando le promozioni dalla serie B alla serie A sono diventate tre. Negli anni precedenti, invece, il destino dell’immediata retrocessione era toccato al Lecce nel 2009, al Livorno nel 2010, al Brescia nel 2011, al Novara nel 2012, al Pescara nel 2013, al Livorno nel 2014 e al Cesena nel 2015.

“Il Carpi però ha fatto un girone di ritorno fantastico, anche il Frosinone non ha sfigurato, non si può far altro che applaudire queste due squadre”, aggiunge Fascetti.

Guardando ai reparti solitamente più ritoccati dai club che si affacciano in Serie A c'è l’attacco, quasi la metà degli acquisti riguarda infatti la zona offensiva dove servono finalizzatori abituati ad affrontare le difese blindate della massima serie. Delle vere e proprie 'rivoluzioni' in rosa se è vero che tra i titolari in media sono 5 quelli protagonisti della promozione confermati, una anomalia rispetto ad altri campionati del Vecchio continente.

"Ognuno cerca di fare i conti con le sue tasche, se ci sono amministratori oculati non si vanno a indebitare spendendo quanto si riceve con i diritti tv", sottolinea all'Adnkronos il decano dei procuratori Franco Zavaglia.

"Il Cagliari è una società che la Serie A l'ha fatta in passato, e anche con profitto, ma anche il Pescara ha frequentato qualche campionato della massima Serie. Per quanto riguarda il Crotone ha anche cambiato tecnico e questo potrebbe essere un aspetto importante. Non conosco bene Nicola, non so se cambierà l'assetto tattico della squadra", prosegue il procuratore.

Commentando la 'bocciatura' di due delle tre neopromosse nella stagione 2015/2016 Zavaglia ne sottolinea comunque il valore: "Il Carpi se non avesse cambiato il tecnico sarebbe probabilmente rimasto in A. Anche il Frosinone aveva tutte le possibilità di salvarsi, è sintomatico il fatto che calciatori come Rosi, Ajeti e Pavlovic, oltre a qualche altro, oggi sono richiesti da diversi club di A, ciò significa che erano giocatori all'altezza".

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza