"Continuo ad allenarmi in questi giorni perché per vincere le olimpiadi non ho bisogno di doping e neanche della giornata di grazia, ma di una semplice giornata di allenamento, ma per qualcuno è troppo anche questo. Io non mi sono dopato, quindi o qualcuno me l'ha messa nei giorni prima o la provetta è stata manipolata". Sono le parole del marciatore azzurro, Alex Schwazer in conferenza stampa a Vipiteno, sulla positività riscontrata alcuni mesi dopo su un prelievo fatto il 1 gennaio.
"Siamo sempre in attesa, sono responsabili tutti quando si vince la medaglia, ma altrimenti nessuno è responsabile di niente. Siamo come una pallina che passa da una mano all'altra. Se tra un anno mi danno ragione non me ne frega niente. Ho lottato per quattro anni, voglio andare a queste olimpiadi perché le vinco, perché sono nettamente il migliore nella mia disciplina. Non m interessa che tra un anno dicano avevi ragione ma alle olimpiadi non ci sono andato...", ha aggiunto Schwazer.
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