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Calcio: Ancelotti, Nazionale un sogno? Chi lo sa..., magari invecchiando

12 settembre 2016 | 11.27
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Il tecnico del Bayern Monaco Carlo Ancelotti  - AFP
Il tecnico del Bayern Monaco Carlo Ancelotti - AFP

"Nazionale un sogno? Chi lo sa...c'è una cosa che mi diverte tantissimo, il quotidiano con la squadra. Quello è il mio desiderio più grande, di essere sul campo, di lavorare tutti i giorni con i giocatori e pensare di lavorare tre giorni al mese in una squadra non mi alletta molto in questo momento, ma magari invecchiando posso cambiare idea". Carlo Ancelotti non pensa di guidare per ora una nazionale, preferisce stare in un club, ma è difficile anche che torni in una società italiana. "Un altro club italiano? Non sono tanti, mi sono auto escluso ultimamente da qualche club per questione di storia...", ha aggiunto il tecnico del Bayern Monaco a Radio Anch'Io Sport.

La Nazionale di Ventura ha un problema di giovani ma secondo Ancelotti le cose sono generalizzate e qualcosa sta cambiando. "Il problema dei giovani è generale, anche in Germania, che ha costruito le proprie fortune con giovani giocatori tedeschi partendo dal 2006, adesso c'è un po' di difficoltà a vedere dei giovani talenti emergere, è un problema generale. In Italia ora sta uscendo fuori qualcosa, Verratti non è più giovanissimo ha già qualche campionato alla spalle ma Donnarumma è tra i portieri più forti in Europa, qualcosa si sta muovendo".

L'allenatore parla anche di Francesco Totti. "A me hanno insegnato che è importante che non siano gli altri che ti dicano di smettere ma che devi essere tu a prendere la decisione. E' stato così per Paolo Maldini, perché poteva anche continuare, e credo che sarà così anche per Francesco, ha voglia di giocare, oggi sta bene, è determinante quando gioca, sarà lui a decidere il giorno in cui fare altro". E' chiaro il messaggio di Carlo Ancelotti a Francesco Totti: il numero 10 della Roma deve smettere quando se lo sentirà lui. "Credo siano belle scene per il calcio, vedere come certi giocatori di un certo livello come sono attaccati a questo gioco. Lui e Maldini hanno giocato nella stessa squadra ed hanno un attaccamento alla maglia diverso da tutti gli altri", ha aggiunto Ancelotti a Radio Anch'Io Sport. "Sorprendente giocare a così alti livelli a 40 anni? Si può giocare, ieri non mi ha sorpreso quando Spalletti ha detto che Totti si stava allenando meglio del passato, avevo l'esempio di Pruzzo che quando aveva 23-24 anni si allenava poco, quando è arrivato ai 30 ha iniziato ad allenarsi con grande serietà. Questi giocatori sono talmente bravi e intelligenti e conoscono bene il loro fisico che di conseguenza si allenano in modo adeguato. Se non sei serio non puoi giocare a 40 anni", ha aggiunto il tecnico del Bayern Monaco.

Ancelotti esclude poi anche di emigrare in Cina. "Se andrò in Cina? Non credo, mi trovo bene in Europa. 50 milioni all'anno? Si, ma i cinesi stanno comprando un po' dappertutto. Da un punto di vista tecnico è un campionato ancora indietro, non è solo un problema di allenatori ma di organizzazione. Mi piace l'Europa, la preferisco", ha concluso il tecnico.

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