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Il Napoli cala il poker, Benfica ko 4-2 e azzurri a punteggio pieno nel girone di Champions

29 settembre 2016 | 09.15
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Marek Hamsik - AFP
Marek Hamsik - AFP

Nella prima uscita europea al San Paolo, il Napoli strapazza il Benfica e conquista la seconda vittoria consecutiva in Champions League. Finisce 4-2 per gli uomini di Maurizio Sarri, a segno tre volte in otto minuti nella ripresa dopo il gol nel primo tempo di Marek Hamsik. Straordinario protagonista è Dries Mertens, due reti e tante belle giocate, ma è tutto il collettivo azzurro protagonista di una partita superlativa prima del blackout finale che consente ai portoghesi di salvare l'onore e fa infuriare l'allenatore partenopeo.

Parte fortissimo il Napoli: dopo neanche dieci secondi, Faouzi Ghoulam recupera palla sulla corsia di sinistra e lancia lungo per Arkadiusz Milik: il controllo con il destro è perfetto, la conclusione mancina troppo debole per impensierire Julio Cesar. La risposta del Benfica è immediata, e per due volte tra il 5’ e il 10’ Kostas Mitroglu ha la possibilità di portare avanti i suoi: prima fallisce il tap in sul cross di Nelson Semedo smanacciato da Pepe Reina, poi si fa respingere dal portiere spagnolo il tiro a colpo sicuro su assist di Alex Grimaldo dalla sinistra. Nell'occasione, Sarri perde Raul Albiol per un infortunio muscolare: fa così il suo esordio in maglia azzurra Nikola Maksimovic.

Metabolizzato il cambio, il Napoli ricomincia a macinare gioco. Quando anche Mertens si accende, serve uno straordinario intervento difensivo di Grimaldo per impedire a José Callejon di battere a rete a tre metri dalla porta. L'esplosione di gioia dei cinquantamila dello stadio San Paolo, però, è rinviata solo di pochi secondi: sul successivo calcio d'angolo di Ghoulam, infatti, Hamsik anticipa Ljubomir Fejsa sul primo palo e sorprende Julio Cesar con un colpo di testa chirurgico.

Una volta in vantaggio, il Napoli abbassa i ritmi e prova a far uscire dal guscio il Benfica per poi colpirlo in contropiede. Il palleggio dei lusitani, però, è sterile e non produce occasioni da rete, mentre nell'unica ripartenza azzurra al 32’ Hamsik non inquadra la porta. Si va al riposo sull'1-0 e si ricomincia senza cambi. In campo però c'è un altro Napoli, più cattivo e determinato. Soprattutto, c'è un altro Mertens: prima ubriaca la difesa portoghese e conquista un calcio di punizione dal limite, poi trasforma il piazzato con gran destro a giro sopra la barriera.

È festa azzurra, ma festa vera perché il Benfica sparisce dal campo e la formazione di Sarri dilaga. Tre gol in otto minuti. Dopo la perla di Mertens, infatti, arriva il calcio di rigore per il fallo di Julio Cesar su Callejon: l’ex portiere dell'Inter si fa anticipare e mette giù l'attaccante spagnolo dopo una percussione di Allan e dal dischetto Milik non sbaglia. Non è serata per Julio Cesar e lo dimostra l'errore ancora più grave che spiana la strada al poker azzurro al 58’: il numero 12 del Benfica manca il pallone sul cross di Callejon dalla destra, la sfera carambola sulla spalla di Milik e finisce sui piedi di Mertens, che firma così la sua doppietta. Con i lusitani alle corde, potrebbe segnare il secondo gol personale anche Milik, ma il suo sinistro da cinque metri finisce altissimo dopo l'ennesima percussione di Mertens.

Il match è in ghiaccio e Sarri concede minuti a Lorenzo Insigne e, per la prima volta in stagione, anche ad Emanuele Giaccherini. Il finale di gara, però, è di marca lusitana: il Napoli spegne la luce e il Benfica trova i due gol che salvano l'onore, entrambi con i subentranti. Segna prima Gonçalo Guedes, innescato da un clamoroso errore in disimpegno di Jorginho, e poi Eduardo Salvio, bravo a scattare sul filo del fuorigioco e a bruciare Reina con un bel tocco sotto. Per rovinare la festa azzurra, però, è troppo tardi. Finisce 4-2, Napoli a punteggio pieno e in testa al girone.

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