"Gli obiettivi sono cambiati, è innegabile. Il difficile arriva adesso, dobbiamo restare lassù e confermarci. Adesso manca l'ultima partita per finire l'anno, stiamo facendo un buon lavoro ma dobbiamo proseguire". Confermare quanto di buono fatto con la Fiorentina consolidando il ruolo di squadra di vertice, è l'obiettivo del tecnico della Lazio, Simone Inzaghi, alla vigilia della delicata trasferta di San Siro contro l'Inter.
"Siamo partiti questa estate lavorando sodo fin da subito, volevamo fare un buonissimo girone d'andata e trovare certezze col passare delle giornate creando entusiasmo nell'ambiente -aggiunge in conferenza stampa a Formello l'allenatore biancoceleste-. I 15 gol subiti nella ripresa? I numeri vanno guardati con attenzione, abbiamo subito quelle reti ma siamo stati anche bravi a farne tante. Dovremo crescere come attenzione, dobbiamo migliorare a partire da domani".
"Io ero fiducioso perché sapevo cosa avevo lasciato e la voglia dei ragazzi. L'obiettivo è rimanere più in alto possibile. Dovremo fare ancora tanto e gestire al meglio la pausa per riposare ma anche lavorare perché ripartiremo con due gare in casa con Crotone e Atalanta", prosegue il mister. "Mi piacerebbe chiudere l'anno con un risultato positivo, sappiamo che incontriamo una grande squadra con grandi giocatori, una formazione che ha investito tanto. Pioli è un ottimo allenatore, ci conosce bene, compreso il sottoscritto. L'Inter penso sia costruita per arrivare nei primi tre posti, ha speso molto sul mercato, è una squadra blasonata poi, vuoi per l'Europa League e gli infortuni, ha perso terreno. Sarà una nostra concorrente".
"Pioli è un'arma in più per l'Inter. Ha lavorato qui due anni e ci conosce bene. Lui e Candreva sono due persone che rivedrò con piacere, con Pioli ho parlato tanto di calcio visto che lavoravamo fianco a fianco, con Candreva avevo un ottimo rapporto, l'anno scorso e nelle ultime 7 partite si è messo a completa disposizione dandomi tanto", conclude Inzaghi.
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