"C'è un'infinità di giovani che devono essere messi in condizione di poter dimostrare non solo il loro valore, ma di diventare lo zoccolo duro della Nazionale". Lo ha detto il ct della Nazionale, Gian Piero Ventura, parlando con i giornalisti a Firenze, a margine della sesta edizione della "Hall of Fame del calcio italiano", a proposito delle nuove leve di giocatori per la squadra azzurra.
"Oggi si sta capendo che ero serio quando facevo questo discorso in passato. Quando ho convocato Gagliardini c'erano sorrisi e perplessità. Oggi tutti scoprono che Gagliardini non è un giocatore straordinario ma può lavorare per poterlo diventare -ha aggiunto Ventura-. E quello che vale per lui, vale per altri". "In quelli che qualcuno impropriamente chiama stage, ci sono giocatori che vengono per abituarsi ad avere la maglia addosso e per vedere Coverciano come una normalità", ha sostenuto Ventura.
"Sono convinto che chi verrà per le prime convocazioni, tornerà per le seconde convocazioni", ha sottolineato il ct della Nazionale. Sta rientrando dopo un lungo infortunio Domenico Berardi e sul giocatore Ventura ha affermato sollecitato dalle domande dei giornalisti: "Berardi non l'ho mai avuto perché è sempre stato infortunato. Tocchiamo ferro, perché ogni volta che facciamo il nome di un giocatore, questo si ferma. Berardi sarà convocato, come è normale che sia e lo avremmo già fatto se non si fosse infortunato, anche perché stiamo cambiando il modo di stare in campo. Abbiamo bisogno di esterni, ben venga Berardi. Stiamo aspettando lui, e Verdi. Sono giocatori su cui la Nazionale conta".
"La mia assoluta convinzione e serenità è che tutto quello che pensavo, si sta verificando -ha aggiunto Ventura- ovvero che ci sono giocatori di qualità che hanno solo bisogno di tempo per diventare protagonisti nel futuro della Nazionale".
"Federico Chiesa? Ho visto la partita contro la Juventus, mi avevano già segnalato il giocatore. L'ho già visionato più volte di persona ed è stata una piacevole sorpresa -ha affermato il ct della Nazionale-. Credo, se non succede niente, che nel prossimo stage sarà convocato perché se le prestazioni continueranno così, è giusto che sia così. Questo non fa che confermare che ci sono molti più giovani bravi di quelli che si riesca ad immaginare. La stampa li scopre adesso ma io un po' li conoscevo e li vedevo. Un esempio su questo è Gagliardini di cui si diceva che faceva strano ad essere convocato perché non giocava mai".
