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Messi: "Il Barca mi ha dato tutto, resterò qui finché mi vogliono"

18 gennaio 2017 | 12.51
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(Afp)
(Afp)

Leo Messi cancella i dubbi sul suo futuro in una recente intervista con la rivista britannica 'Coach'. "Il club mi ha dato tutto e resterò qui finché mi vogliono", le parole del talento argentino del Barcellona che sulla Premier ha aggiunto: "Un campionato molto competitivo, dove è difficile fare pronostici". La corte del Manchester City pronto a offrire 113 milioni per il suo cartellino non andrebbe quindi a buon fine, con Messi pronto a rinnovare con il club catalano.

Messi ha poi aggiunto di avere ancora fame di titoli. "Quello che mi motiva è vincere titoli per il mio club e per il mio paese. Ecco perché non guardo indietro, ai titoli che ho raggiunto. Potrò farlo quando smetterò di giocare ma adesso penso a vincere ancora". Per vincere il Barca si affida al suo tridente delle meraviglie. "Abbiamo lavorato molto duramente in allenamento per poi fare quelle cose in partita. Abbiamo un'intesa naturale e un rapporto di amicizia che va al di la' del calcio e che sicuramente aiuta", ha aggiunto l'argentino riferendosi a Suarez e Neymar.

Il numero 10 azulgrana ha parlato anche di Cristiano Ronaldo, il suo grande rivale. "Ho grande rispetto per lui, è un grande giocatore che ha vinto tanto, ma per me quel che conta è far bene per la mia squadra, la mia nazionale e gli argentini".

L'attaccante del Barcellona ha confessato poi di odiare perdere, di essere un 'animale' competitivo. "Odio perdere. La sconfitta mi fa male e questo sentimento non si esaurisce qualche ora dopo la partita, ma dura più a lungo e non sopporto questa sensazione, anche se poi può tornare utile quando torni in campo e dai tutto per vincere".

Messi ha parlato poi anche di allenatori, a partire da Pep Guardiola, il suo ex allenatore che sta vivendo un momento difficile al Manchester City. "Sono sicuro che vincerà anche in Inghilterra, è un ottimo tecnico, si ambienterà e avrà successo". Poi su Frank Rijkaard, che lo ha fatto crescere al Barça, ha aggiunto. "Ho imparato da tutti i miei allenatori, ma lui mi ha dato la prima opportunità, mi ha voluto agli allenamenti della prima squadra e poi mi ha fatto esordire, è cominciato tutto con Frank e non lo dimentico".

L'argentino ha rivelato anche la sua stima per Rooney: "ho grande rispetto per lui, gioca da anni ad altissimi livelli ed è uno dei giocatori speciali di questa generazione". Poi Messi ha scelto il suo gol preferito: "quello del 2-0 nella finale di Champions League del 2009 a Roma contro il Manchester United, non per la bellezza del gol ma per l'importanza, eravamo sull'1-0 e quel gol chiude la partita, perché alla fine a cosa serve una rete magnifica se non si vince?".

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