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Calcio: Montella, Samp squadra organizzata con diversi talenti

04 febbraio 2017 | 13.13
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Il tecnico del Milan Vincenzo Montella - AFP
Il tecnico del Milan Vincenzo Montella - AFP

"La Sampdoria è una squadra molto organizzata che non specula sul risultato e gioca sempre per vincere. Ha diversi talenti, è una squadra costruita con logica e con un mix di esperienza. Sarà una gara estremamente difficile, servirà velocità di gioco, pazienza e perseveranza per fare le cose giuste quando la palla ce l'hanno gli avversari". Il tecnico del Milan, Vincenzo Montella, parla così degli avversari di domani in campionato, la Sampdoria di Giampaolo.

Il tecnico rossonero deve ovviare ad alcuni infortuni ed ha dei dubbi di formazione. "Romagnoli terzino? Sto valutando diverse cose, anche questa e ma anche a livello tecnico-tattico. Non voglio dare vantaggi agli avversari. E' un possibilità, ma potrebbe giocare anche Vangioni". "Una difesa a tre? Al Milan è bandita -dice sorridendo Montella-. Io non credo nei moduli, credo nelle caratteristiche dei giocatori che vanno ottimizzate. Poi può capitare di mascherare la difesa a tre ed è già successo in questa stagione".

Poi sull'infortunio di Bonaventura aggiunge: "Mi spiace tanto aver perso Jack, a livello professionale e moltissimo a livello personale. E' un giocatore che stava crescendo molto, in vari ruoli, sono cose che succedono nel calcio. Gli auguro di tornare il prima possibile, più per lui che per noi". "Bacca? "E' uno dei giocatori più importanti del Milan, ha determinate caratteristiche su cui bisogna lavorare. A 30 anni difficilmente può cambiare quindi bisogna sfruttare le sue qualità, non è appariscente ma risolutivo e realizzativo. Meno si gioca in profondità e meno viene sfruttato, noi dobbiamo servirlo meglio e lui deve fare meglio".

Nel mercato invernale sono arrivati al Milan due nuovi giocatori. "Ocampos e Deulofeu? Sono due giocatori che da 18enni erano considerati tra i migliori prospetti al mondo. Bisogna capire come mai non sono esplosi rispetto al loro talento, il mio compito è farli rendere al meglio. Hanno caratteristiche diverse, anche se occupano la stessa posizione. Ocampos è più bravo sul lungo, Deulofeu invece sul breve. Devono migliorare entrambi in fase realizzativa. Sono due giocatori molto interessanti".

Montella parla anche del momento della squadra: "Siamo dispiaciuti per quest'ultimo momento ma non credo che alla squadra si possa imputare più di tanto se non riusciamo a fare quelle cose straordinarie fatte negli ultimi tempi, non è una colpa, anche se bisogna migliorare sotto l'aspetto dei risultati, che nel calcio sono la cosa che conta di più. Io però devo guardare anche i dati della squadra e sulla logica", aggiunge il tecnico che poi sottolinea i fattori di crescita della squadra.

"Noi siamo cresciuti sotto diversi aspetti: pericolosità, possesso palla, nel numero dei passaggi, nei tiri in porta, numero dei cross, concediamo meno agli avversari, siamo più alti di baricentro, siamo più compatti. Se qualcuno mi convince che se siamo più lunghi e meno pericolosi degli avversari si vincerebbero sempre le partite, sono pronto a tornare indietro. non ci sarebbero tanti appassionati se non fosse anche illogico. Il calcio non sempre è logico, non sempre vince chi gioca meglio e il più forte. Siamo cresciuti, ma poi ci sono anche gli avversari. Siamo cresciuti sotto ogni punto di vista, sono dati oggettivi. Abbiamo posto delle basi, con i giovani, con alti e bassi. Siamo migliorati e c'è anche soddisfazione da parte mia".

Sul clima nella squadra Montella non appare preoccupato: "Non abbiamo perso equilibrio e le nostre convinzioni. Non dobbiamo abbandonare la strada intrapresa, siamo tutti pronti a dare qualcosa in più". Sulle critiche Montella dice: "Io accetto sempre le critiche, non posso farmi prendere dall'emotività. Io devo continuare a lavorare, non sono preoccupato. Non è il momento peggiore da quando sono qui, all'inizio non avevo le certezze che invece ho adesso". Infine sulla classifica e sugli arbitraggi, conclude: "Credo che la classifica sia reale, se perdiamo la partita a Udine è giusto così, vuol dire che la squadra non capisce determinate cose, compreso l'allenatore". "Gli arbitraggi? Non mi piace parlare di arbitri. Credo sia ingiusto per una squadra che subisce un grave fallo giocare per alcuni minuti i 10. Penso debba avvenire la stessa cosa di quando si fa male un portiere. Bisogna migliorare su questo. Agli arbitri può succedere di sbagliare".

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