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La retromarcia di Cassano: "Mi ritiro. Anzi, no"

18 luglio 2017 | 14.21
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Antonio Cassano (Fotogramma) - FOTOGRAMMA
Antonio Cassano (Fotogramma) - FOTOGRAMMA

Antonio Cassano si ritira. Anzi, no. Il 35enne fantasista, che ha appena iniziato l'avventura con il Verona, pareva destinato ad un clamoroso addio al calcio secondo le indiscrezioni filtrate in mattinata: troppa nostalgia della famiglia, meglio lasciare. Nel pomeriggio, però, è arrivata la marcia indietro. "È stato un momento di debolezza. Sono convinto della mia scelta, voglio continuare a giocare e vincere la scommessa. Non smetto, resto al Verona", ha detto il giocatore.

"E' stato solo un momento di grande debolezza. Avevo fatto una riunione con la squadra per dire che volevo staccare un attimo, ma voglio continuare a giocare e sono convinto della scelta che ho fatto, ho avuto solo un momento debolezza", ha ripetuto. "Tante volte ho ragionato con la pancia e questa volta grazie a mia moglie, alla tenacia di Fabio (Fusco, il ds) e del presidente che ringrazio, che mi hanno spinto a dire che è una scommesse che devo vincere", ha proseguito. "Questa mattina ho avuto un grande momento di calo, ero molto stanco e stavo sbagliando ancora una volta, ma io voglio vincere questa sfida e sono convinto che la vincerò. La decisione di pancia era la c...... più grande che avrei fatto, più di quelle che ho fatto", ha spiegato Cassano.

"Io volevo salutare il calcio, non Verona", ha poi tenuto a sottolineare Cassano. "Devo ringraziare il presidente e il direttore che mi hanno concesso di far venire su la mia famiglia. Questo mi ha dato la forza che sono mia moglie e i miei figli. Poi la gente, che mi ha dato la carica. Questo credo sia il momento giusto per continuare e fare l'ultimo miracolo della mia carriera e fare una grande stagione con questa squadra. Non è che sarei andato via per un'altra squadra, ma per ritirarmi. Se i tifosi si sono sentiti offesi gli chiedo scusa. Io e loro dobbiamo camminare per la stessa strada e fare una stagione super, loro sono il 13esimo uomo in campo, non il 12esimo".

"Difficoltà fisica o di altro tipo? La difficoltà, dopo un anno e mezzo a casa, sereno e rilassato, è riabituarmi a fare un ritiro senza la mia famiglia, mi è venuta la nostalgia di tornare a casa e il miracolo -ha detto riferendosi ai dirigenti- lo hanno fatto facendo venire qui i miei familiari, anche se non si potrebbe. Hanno fatto un miracolo, e voglio ricambiare con una stagione super", ha sottolineato l'attaccante. "Cosa mi ha detto mia moglie? Si è emozionata e mi ha detto: 'Non possiamo io e i bimbi non vederti giocare'. Mi sono emozionato anche io, è stata una cosa bellissima che mi darà anche una grandissima forza anche più forte dei 18 anni di carriera. Non ho problemi a dire che ho sbagliato, torno sulla mia strada che non sarà più tortuosa. Se la gente si è sentita trattata male, chiedo scusa, e difficilmente chiedo scusa, ma questa volta è il minimo che si possa fare con i tifosi. Andiamo avanti per la stessa strada con un unico obiettivo: fare una stagione super".

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