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Calcio: Allegri, 'cancelleremo ferite Cardiff, Juve pronta a nuovo show'

10 agosto 2017 | 16.52
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Il tecnico della Juventus, Massimiliano Allegri - AFP
Il tecnico della Juventus, Massimiliano Allegri - AFP

"Cancelleremo le ferite di Cardiff e cercheremo di tornare in finale. Ogni anno è un nuovo spettacolo, faremo una stagione fantastica". Massimiliano Allegri manda definitivamente in archivio i pensieri negativi che, dopo la sconfitta nella finale di Champions League contro il Real Madrid, lo avevano spinto a pensare di dire addio alla Juventus. Il tecnico bianconero torna sul sogno europeo sfumato all'ultimo atto nel suo racconto per 'The Players' Tribune', la piattaforma che dà spazio alle testimonianze di allenatori e atleti.

Il suo ricordo di quella notte parte dal momento più alto per la sua Juventus, il gol del momentaneo pareggio segnato in acrobazia da Mandzukic: "Quando ho visto il suo tiro superare il portiere del Real Madrid ho pensato: 'Wow, forse questa è la nostra occasione'", dice Allegri.

Per i bianconeri il brusco risveglio è arrivato nella ripresa, ma il tecnico non ha mai nascosto la superiorità dei giganti spagnoli: "Per raggiungere la finale devi avere talento e fortuna. Per vincere, devi essere la squadra migliore. E questo può sembrare strano, ma quella notte sono uscito dal campo in pace con me stesso. Perché sapevo che non eravamo la squadra migliore".

"Ho lasciato Cardiff con la squadra e sono tornato in Italia", prosegue nel suo racconto Allegri. "La sera seguente, quando sono tornato a casa, ho dovuto fare a me stesso una domanda molto dura: è questa la fine della strada? Questo è quanto posso ottenere da questa squadra?", è stata la riflessione del tecnico. "Mi sono chiesto se avrei dovuto scrivere la parola fine alla mia storia con la Juve. Una parte di me voleva andare in sede lunedì e dare le dimissioni".

Poi a prevalere è stata la sua voglia di insegnare calcio e accettare una nuova sfida sulla panchina bianconera: "So che ho ancora molto da dimostrare. E so che ho ancora molto da insegnare. Così quella sera -dice ancora-, prima di mettermi a letto, ho pensato che se il club era con me e con la mia strategia e potevamo procedere insieme, avrei continuato". Del resto la sua Juventus ha ancora basi solide: "Guardo Paulo Dybala e Gigi Buffon, in un certo senso sono il simbolo di questa squadra. Vedo Dybala come un ragazzo brillante che sta per iniziare il suo primo anno di scuola. E Buffon, con una coppa del mondo in bacheca, come uno che sta per prendere un Master. Il primo con una carriera davanti, il secondo verso la fine. Uno che vuole mostrare di essere fra i grandi in Europa, l'altro che è già un grande ma vuole chiudere al top".

Certezze che rafforzano la fiducia di Allegri: "So che possiamo cancellare le ferite di Cardiff e fare una grande stagione. So che possiamo giocare una fantastica Champions League. Cercheremo di essere ancora una volta alla prima a La Scala", dice alludendo alla finale di Champions. "La cosa buona dell'opera -conclude- è che ogni anno c'è un nuovo spettacolo".

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