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Calcio: Spalletti, tante squadre corrono e non possiamo perdere terreno

29 ottobre 2017 | 15.31
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Il tecnico dell'Inter Luciano Spalletti  - AFP
Il tecnico dell'Inter Luciano Spalletti - AFP

"Ci sono tante squadre che corrono. Non solo quelle davanti ma anche Fiorentina o Sampdoria che stanno tornando forte. Non ci possiamo fermare. Avere 3 o 4 gare di alto livello assieme è difficile da assorbire senza una rosa adeguata. È una cosa che va organizzata ma non saprei come fare diversamente. La soluzione è avere 20 titolari. Sarri è penalizzato ora perché ha avuto degli infortuni". Sono le parole del tecnico dell'Inter, Luciano Spalletti, sulla sfida di domani sera al Bentegodi di Verona contro l'Hellas nel posticipo dell'undicesima giornata di Serie A.

Nessun approccio differente con le piccole, avverte l'allenatore toscano. "Non credo. Credo più al fatto che per coincidenza abbiamo sbagliato più contro di loro ma abbiamo sempre fato il massimo con assoluti stimoli. Vogliamo dimostrare a noi stessi ogni giorno di essere da Inter. È un generare stimoli di continuo per noi stessi".

L'allenatore nerazzurro recupera Brozovic "si e ha fatto bene gli ultimi allenamenti", e non pensa al mercato di gennaio. "Adesso per noi viene il difficile perché dobbiamo restare nel gruppo di testa. Ogni scelta ha un prezzo elevato. Noi ora ci renderemo conto se siamo attrezzati per il nostro obiettivo. Se vedremo che c'è necessità vedremo ma non dobbiamo fare nomi tanto per farli. Io dei miei calciatori sono contento. Non è detto che acquistando venga fuori un discorso migliore. Oggi è più timore di chi possa uscire. Per me questa rosa può arrivare in fondo. Ramires? A noi non fa comodo parlarne ora. È un po' come il discorso dello scudetto. A me non porta utilità parlarne. Se fossi uno che gioca in quel ruolo non sarei contento perché i ragazzi stanno facendo anche qualcosa in più di quanto gli è stato chiesto, guardando anche alla classifica dello scorso anno".

Spalletti punta ad un posto in Champions, ma "non ho fatto i conti, saranno fondamentali gli scontri diretti. Che sono molti perché anche Sampdoria e Atalanta sono grandi squadre. Lo stesso Torino. Poi ci sono le sei più forti che diventeranno sette perché una sorpresa c'è sempre. Guardate la Lazio oggi. È una forte pretendente per arrivare tra le prime quattro. La stessa Roma l'avete vista. Napoli e Juventus sono quelle, i bianconeri hanno la migliore squadra, uno stadio moderno che ci auguriamo di avere tutte. Sarà difficilissimo".

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