cerca CERCA
Venerdì 19 Aprile 2024
Aggiornato: 20:21
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Energia: Enea, 10 regole per abbassare la bolletta del riscaldamento

14 ottobre 2015 | 18.35
LETTURA: 3 minuti

Infophoto - INFOPHOTO
Infophoto - INFOPHOTO

Dal 15 ottobre vengono accesi i riscaldamenti in 4.300 comuni italiani, quelli in zona climatica “E” (più del 50% del totale) che comprendono grandi città come Milano, Torino, Bologna e Venezia. Per aiutare i consumatori a evitare sprechi e conti salati nella bolletta, gli esperti del ministero dello Sviluppo economico e dell’Enea hanno studiato un vademecum con le 10 regole-base per un riscaldamento più conveniente.

Primo punto: fare la manutenzione degli impianti, sia per sicurezza che per evitare sanzioni. Un impianto ben regolato e ben manutenuto consuma e inquina meno e chi non effettua la manutenzione rischia una multa non inferiore a 500 euro. Importante controllare la temperatura ambiente, per evitare di scaldare troppo la casa; la normativa consente una temperatura di 20 - 22 gradi, ma 19° sono più che sufficienti. Senza contare che ogni grado abbassato si traduce in un risparmio dal 5 al 10% sui consumi di combustibile.

Contano anche le ore di accensione: il tempo massimo per legge cambia a seconda delle 6 zone climatiche in cui è suddivisa l’Italia. Per i comuni in fascia “E” al via da domani il massimo sono 14 ore. Utile usare i cronotermostati, di grande aiuto al risparmio, e applicare valvole termostatiche che aprono o chiudono la circolazione dell’acqua calda nel termosifone e consentono di mantenere costante la temperatura impostata. Da installare, anche i pannelli riflettenti tra muro e termosifone per ridurre le dispersioni di calore.

Per lo stesso motivo, gli esperti consigliano di schermare le finestre la notte. Da non trascurare l'isolamento termico: se la costruzione è stata fatta prima del 2008, probabilmente non rispetta le attuali normative sul contenimento dei consumi energetici. Con nuovi modelli che disperdono meno calore, si riducono i consumi di energia fino al 20% e si può usufruire dei cosiddetti ecobonus, la detrazione fiscale del 65%. Se l’impianto ha più di 15 anni, conviene valutarne la sostituzione ad esempio con le nuove caldaie a biomasse, le pompe di calore, o con impianti integrati dove la caldaia è alimentata con acqua preriscaldata da un impianto solare termico e/o da una pompa di calore alimentata da impianto fotovoltaico. Per questi interventi si può usufruire degli ecobonus per la riqualificazione energetica degli edifici e del patrimonio edilizio.

Evitare infine ostacoli davanti e sopra i termosifoni. Mettere tende o mobili davanti ai termosifoni o usare i radiatori come asciuga bianche-ria disperde calore ed è fonte di sprechi. Attenzione a non lasciare troppo a lungo le finestra aperte: per rinnovare l’aria in una stanza bastano pochi minuti, evitando inutili dispersioni di calore.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza