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+12,5% vendite botulino in Italia, crescita record in Europa

09 febbraio 2016 | 15.00
LETTURA: 4 minuti

(Foto Agenzia Fotogramma) - FOTOGRAMMA
(Foto Agenzia Fotogramma) - FOTOGRAMMA

Cresce l''audience' per i ritocchi al botulino in Italia. Nel 2015 le vendite della tossina spiana-rughe nella Penisola hanno segnato un +12,5% sul 2014: l'incremento è il maggiore fra quelli registrati nei 'big five' europei (Italia, Gb, Germania, Francia e Spagna), e ben al di sopra dell'aumento medio nel Vecchio continente (+8%). Il mercato nazionale del botulino a uso estetico è arrivato a superare il valore di 20 milioni di euro, con circa 300 mila trattamenti effettuati e 120 mila pazienti interessati negli ultimi 12 mesi.

A scattare la fotografia è l'Aiteb, Associazione italiana terapia estetica botulino che parla di un trend "segno della crescente fiducia riposta in una sostanza dagli elevati profili di sicurezza", assicura il presidente Massimo Signorini. "Siamo davanti a una tendenza che abbiamo iniziato a registrare nel 2013 - sottolinea - e che con questi ultimi dati" raccolti dall'Aiteb "viene ulteriormente confermata e rafforzata". Anche se "non siamo ai livelli della Gran Bretagna o addirittura degli Stati Uniti, dove il botulino è di gran lunga il trattamento di medicina estetica più praticato", nel quadro europeo il Belpaese è quello dove il boom della tossina botulinica è stato maggiore.

"Già nel 2014 si era intravista questa tendenza, e gli ultimi dati disponibili la confermano - continua Signorini - Negli ultimi 12 l'incremento delle vendite di tossina in Italia è stato del 12,5% rispetto all'anno precedente, mentre la media di incremento negli altri Paesi europei è stato dell'8%. L'Italia quindi si è messa a crescere a un ritmo del 50% superiore rispetto a quello degli altri".

"Quando si parla di medicina estetica, in Italia come nei Paesi mediterranei - spiega il presidente dell'Aiteb - il trattamento più eseguito riguarda i filler come l'acido ialuronico. Permane ancora una certa, quanto immotivata, diffidenza nei confronti della tossina botulinica, nonostante sia un farmaco costantemente monitorato e al certo di numerosi studi".

La distribuzione relativa di botulino e filler non è omogenea nei 5 principali mercati europei. "La tossina botulinica è stata fin dall'inizio la regina incontrastata Oltremanica, dove al contrario i filler hanno per molti anni goduto di una popolarità assai bassa - analizza Signorini - La Germania è caratterizzata da un consumo elevato, seppur non ai livelli inglesi, ma anche da una richiesta notevole di filler. In un certo senso è forse il Paese dove il mercato è più equilibrato e maturo. La Francia si colloca di gran lunga al vertice per l'acido ialuronico, mentre l'Italia è al secondo posto. In Francia, tuttavia, la richiesta di tossina è stata per anni assai più elevata rispetto a quanto avviene da noi. La Spagna è infine il fanalino di coda, con i valori assoluti più bassi per le 2 categorie di prodotto, e una sproporzione simile alla nostra a favore dei filler rispetto alla tossina".

In Italia il botulino per fini estetici è approvato da 12 anni. Sulla scia di quanto fatto nel 2002 dall'ente regolatorio Usa Fda, nel 2004 l'Agenzia italiana del farmaco ha autorizzato l'utilizzo del botulino per la glabella (la ruga in mezzo alla fronte). Più recente l'approvazione per la zona perioculare: risale all'inizio del 2014 il via libera dell'Aifa all'estensione delle indicazioni terapeutiche della tossina botulinica Onabotulinumtoxin A per il temporaneo miglioramento delle cosiddette zampe di gallina (le rughe ai lati degli occhi) da moderate a gravi. Anche la tossina Incobotulinumtoxin A è stata approvata per le zampe di gallina nel 2015. "La tossina botulinica è un trattamento sicuro per il ringiovanimento del volto. Si tratta però sempre di un farmaco - tiene a precisare lo specialista - e, come tale, sottoposto al rigido controllo del ministero della Salute tramite l'Aifa. Deve essere trattato da medici esperti", raccomanda.

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