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18 giugno 2020 | 08.49
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Cina. La Cina si sta lasciando alle spalle il covid. A maggio la produzione industriale nel Dragone è tornata a pieno ritmo e le fabbriche sono ripartite. Due terzi delle imprese con fatturato superiore ai 2 milioni di euro sono tornate all'80 per cento dei normali livelli di produzione. L'industria manifatturiera ha registrato la crescita più alta con un +2 per cento. Nei primi cinque mesi dell'anno, la produzione industriale era diminuita di quasi il 3 per cento. Lavoro. Più della metà delle denunce all'Inail di contagio da nuovo coronavirus sono di origine professionale e quasi sei casi mortali su 10 ricadono nel Nord-Ovest. La Lombardia, in particolare, si conferma la regione più colpita, con oltre il 35 per cento delle denunce di contagio sul lavoro e il 45 per cento dei decessi. Il 30 per cento delle 16.700 infezioni denunciate nel territorio lombardo riguardano la provincia di Milano, ma il primato negativo dei casi mortali è della provincia di Bergamo. Inps. Al 31 maggio sono state accolte dall'Inps un milione e 300mila domande di redditi e pensioni. Al sud e nelle isole sono stati assegnati quasi due terzi degli assegni, circa 800mila. Tra i beneficiari, 1 milione e 200mila nuclei familiari, per un totale di 2 milioni e 800mila persone, che riceveranno un assegno medio di quasi 519 euro, tra reddito e pensione di cittadinanza. Acqua. Aumenta il costo dell’acqua. Nel 2019, è costata il 2 per cento in più rispetto al 2018 e le famiglie italiane hanno speso in media 434 euro per il servizio idrico integrato. Gli incrementi più elevati si registrano a Crotone, Varese, Roma e Palermo. Le regioni centrali confermano il primato per le tariffe più alte: 595 euro di spesa all’anno a nucleo familiare. Ed è la Toscana la regine più cara. Ocse. L'Italia rischia un calo del Pil fino al 14% nel 2020 se nei prossimi mesi dovesse verificarsi una nuova ondata di contagi, con conseguenti nuovi blocchi e lockdown. E' la stima dell'Ocse, che prevede per la nostra economia una ripresa del 5,3 per cento nel 2021. Senza nuove emergenze, invece, il calo del Pil italiano dovrebbe attestarsi 'solo' all'11,3% con un rimbalzo più corposo il prossimo anno. In ogni caso, alla fine del prossimo anno il prodotto interno lordo si collocherà su livelli inferiori a quelli pre-crisi dopo aver 'vanificato' tutti i passi in avanti fatti negli ultimi anni.

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