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11 novembre 2020 | 08.20
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L'agenzia Moody's ha confermato il rating Baa3 attribuito all'Italia - con outlook stabile - sottolineando come "anche se la crescita rimarrà una sfida di medio termine, l'economia italiana dovrebbe riprendersi dalla profonda contrazione provocata dalla pandemia nella prima metà dell'anno"   Mercato automobilistico praticamente stabile a ottobre: i dati diffusi dal Mit mostrano che la Motorizzazione ha immatricolato nel mese appena concluso 156.978 autovetture, con una diminuzione dello 0,18% rispetto allo stesso mese del 2019, quando ne furono immatricolate 157.262.   Sono quasi un milione i posti vacanti nelle figure del settore tecnologico e digitale e secondo un'indagine di Unioncamere, nel 2019, il 56% delle imprese ha avuto difficoltà a individuare le più corrette figure IT identificando come principale motivo il numero ridotto di candidati, dall'inadeguatezza nella formazione e competenza per la selezione di profili così tecnici, unito, secondo dati LinkedIn, a un tasso di turnover nelle aziende sulle figure tech del 13%, il più alto tasso di turnover esistente.   Una perdita di fatturato di 3,8 miliardi è l’effetto della chiusura per un intero mese degli oltre 180mila ristoranti, bar e pizzerie situati nelle aree classificate di gravità massima o elevata in base al rischio contagio da coronavirus". E' quanto sostiene la Coldiretti basandosi su uno studio relativo alle conseguenze dell’entrata in vigore del nuovo dpcm.   Riconvertire l’area ex Fiat di Termini Imerese in provincia di Palermo in un sito di circular economy, green e ad alta innovazione tecnologica, con investimenti per 200 milioni di euro. E' il progetto S.U.D. (Smart Utility District) di Smart City Group, consorzio di imprese provenienti da tutta Italia, presentato in un webinar a Ecomondo, la fiera della green economy.   Nel primo semestre del 2020, con il sopravvenire dell’emergenza sanitaria, i prestiti alle famiglie hanno registrato una forte decelerazione in tutte le aree del Paese e in particolare nel Mezzogiorno. E' quanto emerge da un rapporto della Banca d'Italia.  Il rallentamento ha interessato sia la componente dei mutui residenziali, nonostante l’ulteriore diffusa flessione del costo dei prestiti, soprattutto a tasso fisso, sia quella del credito al consumo. 

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